Infine, brevi testi introduttivi e alcune “pillole informative” per ogni settore consentono un livello di lettura sintetico, mentre i file in formato pdf soddisfano l’esigenza di chi, alla navigazione web, preferisce una consultazione di testi e grafici più tradizionale. Storicamente, gli stranieri sul territorio italiano si concentrano soprattutto nelle ripartizioni del Centro-Nord dove, al 1° gennaio 2019, risiede l’82,9% degli stranieri residenti in Italia. Tuttavia, negli anni più recenti gli stranieri sono aumentati di più nel Mezzogiorno (+ 3,1% nel 2018) che nel Nord (+2,3%) o … Cos'è Immigrati.Stat? 100 statistiche per capire il Paese in cui viviamo”, articolata in 6 aree e 19 settori, compreso uno dedicato agli “Stanieri”.Qui di seguito, le sintesi e i link alle infografiche interattive che presentano i dati principali a livello nazionale, regionale ed europeo. 100 statistiche per capire il Paese in cui viviamo, offre un quadro d’insieme dei diversi aspetti ambientali, economici e sociali dell’Italia, delle differenze regionali che la caratterizzano e della sua collocazione nel contesto europeo. ... Stranieri in Italia: Portale immigrazione e degli immigrati in Italia. Nel 2019 ogni 100 decessi sono avvenute 67 nascite, creando un … È quindi importante conoscere dimensioni e caratteristiche di questa parte della popolazione e comprenderne il livello di integrazione, soprattutto sul piano dell’accesso al mercato del lavoro. Noi Italia 2020. Calano gli ingressi di stranieri in Italia: l'anno scorso sono 25 mila in meno rispetto al 2018 e 34 mila in meno sul 2017. Bilancio 2019 Demografia: Istat, prosegue il calo della popolazione in Italia. Al 1° gennaio 2018, l’incidenza degli stranieri in Italia è dell’8,5%, dato leggermente superiore alla media dei Paesi Ue. I nuovi permessi di soggiorno rilasciati a cittadini non comunitari sono stati 242 mila, oltre 20 mila in meno rispetto al 2017 (-7,9%). I.Stat permette agli utenti di ricercare ed estrarre dei dati provenienti dall'ISTAT. La comunità straniera più numerosa è quella proveniente dalla Romania con il 23,1% di tutti gli stranieri presenti sul territorio, seguita dall'Albania (8,6%) e dal Marocco(8,1%). All’inizio del 2019 sono regolarmente presenti in Italia 3.717.406 cittadini non comunitari, tra i quali il 62,3% ha un permesso di soggiorno di lungo periodo. Dal 1° gennaio 2007 lo Stato è entrato a far parte dell'Unione europea (27 Paesi). Popolazione residente in Italia proveniente dalla Romania al 31 dicembre 2019. Dati ISTAT. I motivi prevalenti dei nuovi rilasci sono il ricongiungimento con la famiglia (50,7%) e la richiesta di asilo e protezione umanitaria (26,8%); per quest’ultimo motivo si è però registrata una forte diminuzione rispetto al 2017 (-35,9%). Nel 2019 la leggera crescita del tasso di inattività della popolazione straniera è dovuta in particolare al Mezzogiorno (+1,4 punti percentuali) e alla componente femminile. La lieve diminuzione del tasso di disoccupazione si deve al calo nelle Regioni settentrionali, che ha più che compensato la crescita dell'indicatore nel Mezzogiorno dove si attesta al 17,6%. Il tasso di inattività invece resta inferiore per gli stranieri (29,1%) rispetto agli italiani (34,9%), con differenze più marcate nel Mezzogiorno. Nel 2019, la stabilità del tasso di occupazione degli stranieri tra i 15 e i 64 anni rispetto all'anno precedente è sintesi dell’aumento del tasso nel Nord e del calo nelle Regioni meridionali, nonché dell'aumento del tasso degli uomini e della riduzione di quello delle donne. Residenti stranieri in Italia per nazionalità. Rispetto all’anno precedente aumentano di 111 mila unità (+2,2%). Secondo i dati Istat relativi al bilancio demografico nazionale, alla data del 31 dicembre 2016, risultavano regolarmente residenti in Italia 5.144.440 cittadini stranieri, pari all'8,5% della popolazione residente totale (60.483.973 individui), praticamente invariati rispetto all'anno precedente (+0,42%, pari a 20.875 individui). I.Stat permette agli utenti di ricercare ed estrarre dei dati provenienti dall'ISTAT. Elaborazione su dati Istat, al 31 dicembre (alcuni valori sono stimati) Al 31 dicembre dello scorso anno si contano in Italia 194 differenti cittadinanze, quasi 50 con almeno 10 mila residenti. Considerando il dato complessivo sui cittadini stranieri residenti in Italia (compresi, dunque, i cittadini comunitari), che in base alle elaborazioni Istat al 1° gennaio 2020 ammontano a 5.306.548 (con un’incidenza media sulla popolazione italiana dell’8,8%), la maggior quota è rappresentata dai rumeni (1.207.919). Il grado di istruzione degli stranieri, nel 2019, è ancora inferiore a quello degli italiani. (ANSA) Già da diversi anni i giovani figli di immigrati in Italia rappresentano un gruppo numeroso che si avvia a costituire una componente importante della popolazione adulta della società italiana. I.Stat permette agli utenti di ricercare ed estrarre dei dati provenienti dall'ISTAT. Immigrati.Stat è il data warehouse che raccoglie e sistematizza le statistiche prodotte dall'Istat sugli immigrati stranieri e i nuovi cittadini al fine di renderle più facilmente fruibili dalle diverse tipologie di utenti interessati (ricercatori, policy makers, giornalisti, cittadini ). Il numero di nati stranieri si conferma quindi più elevato al Centro-Nord proprio in virtù di una maggiore presenza della popolazione straniera. I cittadini non comunitari regolarmente presenti in Italia all’inizio del 2019 sono poco più di 3 milioni e 700 mila. Gli stranieri residenti in Italia al 31 dicembre 2006 sono 2.938.922 e rappresentano il 5,0% della popolazione residente. Il tasso di occupazione della popolazione autoctona (73,8%) è però superiore a quello della popolazione straniera (66,9%). Aumenta il divario tra nascite e decessi: per 100 persone decedute arrivano soltanto 67 bambini (dieci anni fa erano 96). Il tasso di disoccupazione diminuisce sia per gli italiani (-0,7 punti percentuali) sia per gli stranieri (-0,2) che, però, continuano a presentare un valore dell'indicatore più elevato (13,8%) rispetto ai coetanei italiani (9,5%). Il tasso di occupazione degli stranieri tra i 20 e i 64 anni rimane stabile (64,4%) mentre quello dei coetanei italiani (63,4%) cresce di 0,6 punti percentuali. Nuovo minimo storico per le nascite L’attenzione verso l’inserimento scolastico dei ragazzi stranieri appare dunque strategica, anche nella prospettiva di costruire una società coesa e inclusiva. Istat: nuovo minimo storico delle nascite in Italia. Il 10,7% degli stranieri fra i 15 e i 64 anni ha una laurea, il 34,4% ha un diploma di scuola superiore. I cittadini stranieri regolarmente presenti sono una realtà consolidata anche in Italia, sebbene in misura più contenuta rispetto a molti altri Paesi europei. Gli stranieri in Italia Secondo l’Istat, nel 2020 l’Italia sta vivendo il “cambio generazionale” più grave dal 1918. Trend annuale, distribuzione per regioni e comuni. Il divario tra la componente straniera e quella nazionale è meno elevato in Italia (3,8 punti percentuali) rispetto alla Ue (5,1 punti), mentre il divario maggiore si registra in Svezia, con oltre 17 punti percentuali. Nel 2018 nell’Ue Il tasso di disoccupazione degli stranieri (11,5%), è decisamente più elevato rispetto a quello degli autoctoni (6,4%), nonostante una lieve diminuzione del divario tra le due componenti rispetto all’anno precedente. Istat: 5,4 milioni gli stranieri in Italia Roma – Al 1° gennaio 2020 gli stranieri residenti in Italia ammontano a 5 milioni 382mila, in crescita di 123mila unità (+2,3%) rispetto a un anno prima. Il portale dell'immigrazione e degli immigrati in Italia. Nascite al minimo storico, meno arrivi dall’estero e sempre più italiani che emigrano. Noi Italia. Documenti con tag: Stranieri. Noi Italia. I.Stat permette agli utenti di ricercare ed estrarre dei dati provenienti dall'ISTAT. Gli stranieri residenti in Italia al 1° gennaio 2019 sono 5.255.503e rappresentano l'8,7% della popolazione residente. Nel 2018, 113 mila cittadini stranieri hanno acquisito la cittadinanza italiana (-23,1% rispetto al 2017). Il tutto articolato in sei aree e 19 settori corredati da grafici, glossario, riferimenti a pubblicazioni e link utili e con la possibilità di scaricare l’intera base di dati. Già da diversi anni i giovani figli di immigrati nel nostro Paese rappresentano un gruppo numeroso che si avvia a costituire una componente importante della popolazione adulta della società italiana. Le migrazioni interne, cioè tra Comuni italiani, cui gli stranieri contribuiscono per il 18,1% confermano che il Mezzogiorno rappresenta spesso la terra di primo approdo per i flussi di migranti che, in seguito, tendono a spostarsi al Centro e al Nord in cerca di maggiori opportunità di lavoro. Infatti la popolazione sta continuando a diminuire, in particolare per il rallentamento del Mezzogiorno. La Francia (7,0%) presenta invece un valore inferiore a quello italiano. Il tasso di disoccupazione dei cittadini stranieri (13,8%) nel 2019 è superiore a quello dei cittadini italiani (9,5%). Eppure, secondo i dati dell’ISTAT, nel 2019 gli stranieri residenti in Italia rappresentano l’8,7% della popolazione totale, ovvero 5.250.000 su circa 60 milioni di abitanti. Stranieri all’8,8%. 2020 Istat - Istituto Nazionale di Statistica, Istat, Annuario statistico italiano, 2019, Istat, Cittadini non comunitari in Italia, Comunicato stampa, 17 ottobre 2019, Istat, Bilancio demografico nazionale, Anno 2017, Comunicato stampa del 13 giugno 2018, Istat, Migrazioni internazionali e interne della popolazione residente - Anno 2016, Comunicato stampa, 29 novembre 2017, Istat, Permessi di soggiorno per asilo politico e protezione umanitaria - Anni 2015-2016, Comunicato stampa, 23 dicembre 2016, Istat, L'integrazione degli stranieri e dei naturalizzati nel mercato del lavoro, Comunicato stampa, 28 dicembre 2015, Eurostat, Migration and migrant population statistics. Al contrario in Italia, come in pochi altri Paesi dell'Ue (Irlanda, Lussemburgo, Malta, Polonia, Repubblica Ceca), il tasso di occupazione è invece più elevato tra la popolazione straniera (+1,6 punti percentuali); i differenziali più alti, sopra i cinque punti percentuali, si registrano in Lussemburgo, Malta e Polonia. Permessi di soggiorno dei cittadini stranieri ... Diversity management nelle imprese in Italia Online il report Istat-UNAR su misure di diversity management per le diversità LGBT+ nelle imprese ... (-26,8% sul 2018); -57,7% nel I semestre 2020 su I sem. Mai così poche dall’Unità di redazione Blitz Pubblicato il 13 Luglio 2020 11:29 | Ultimo aggiornamento: 13 Luglio 2020 11:29 L’Italia occupa tuttavia il quattordicesimo posto nella graduatoria decrescente dei Paesi Ue ed è preceduta dalla Germania (11,7%), dalla Spagna (9,8%) e dal Regno Unito (9,5%). Il tasso di disoccupazione permane più elevato per le donne (16,3% rispetto all'11,8% degli uomini); in particolare, il divario di genere più alto a sfavore delle donne si registra nel Nord-Ovest (oltre 6 punti percentuali). 100 statistiche per capire il Paese in cui viviamo, offre un quadro d’insieme dei diversi aspetti ambientali, economici e sociali dell’Italia, delle differenze regionali che la caratterizzano e della sua collocazione nel contesto europeo. Lo certifica l'Istat nel Bilancio demografico 2019. Rispetto all’anno precedente, nel 2018 i nuovi permessi di soggiorno rilasciati sono 20 mila in meno (-7,9%). L’associazione Antigone il 15 novembre 2017, nel suo IV rapporto, evidenzia che i minori stranieri detenuti nelle carceri sono la maggioranza assoluta con il 53,5%, i dati ISTAT dicono che i minori in fascia di età 14-18 italiani sono 2.074.334 mentre quelli stranieri 167.578, ovvero gli stranieri … ROMA - Cresce il numero degli stranieri residenti in Italia: secondo l’ultimo rapporto Istat alla data dello scorso 1° gennaio 2020 il valore ha raggiunto un nuovo record storico di 5 milioni e 382 mila, con una crescita negli ultimi dodici mesi di 123 mila unità (+2,3%) che è peraltro superiore sia in termini assoluti sia in termini percentuali a quelle degli anni più recenti (111 mila unità durante il 2018 e 97 mila … Noi Italia edizione 2020 On line la pubblicazione web che offre un quadro d’insieme dei diversi aspetti ambientali, economici e sociali dell’Italia Data di pubblicazione: 25 giugno 2020 La quota di popolazione straniera sul totale è dell'8,9%. Nella partecipazione al mercato del lavoro permangono differenze tra italiani e stranieri: nel 2019 il tasso di occupazione degli stranieri tra i 20 e i 64 anni rimane stabile (64,4%) mentre quello dei coetanei italiani (63,4%) cresce di 0,6 punti percentuali. 2019. I residenti a fine 2019 erano 60.244.639. Bisogna in ogni caso tener presente che, in questi Paesi, la storia dell’immigrazione ha radici più antiche e di conseguenza una quota più rilevante di residenti, originariamente cittadini stranieri, ha acquisito la cittadinanza. Questo è il quadro che emerge dal Bilancio demografico nazionale 2019 dell’Istat. Nel 2018, nei Paesi dell’Ue, il tasso di inattività per la fascia d'età tra i 15 e i 64 anni tende a diminuire rispetto all’anno precedente per le popolazioni nazionali (da 26,5% a 26,2%) e in misura maggiore per quelle straniere (da 28,6% a 27,6%, facendo scendere il divario da 2,1 a 1,5 punti percentuali. L’Istat ha pubblicato sul suo sito l’edizione 2019 di “Noi Italia. Nel dibattito politico italiano si è sentito parlare spesso di “invasioni” di stranieri o di presunte ondate di migranti che premono sulle frontiere del nostro Paese. Al 1° gennaio 2019 risiedono in Italia 5,3 milioni di cittadini stranieri e rappresentano l’8,7% del totale dei residenti. Il divario del tasso di inattività tra Mezzogiorno e il Nord-Est sale a 8,6 punti percentuali. La comunità straniera più numerosa è quella proveniente dall' Albania con il 12,8% di tutti gli stranieri presenti sul territorio, seguita dal Marocco (11,7%) e dalla Romania (11,6%). Report Istat 2020 Nel 2018, sono stati commessi 345 omicidi (erano 357 l’anno precedente), 212 hanno interessato gli uomini (22 in meno rispetto al 2017) e 133 le donne (10 in più). Roma – 15 luglio 2020 - È stato pubblicato oggi il X Rapporto annuale "Gli stranieri nel mercato del lavoro in Italia", che indaga tutti gli aspetti del lavoro dei migranti attraverso i … La diminuzione dei nuovi flussi di ingresso ha riguardato invece principalmente il Mezzogiorno (-14,8%) e il Nord-Est (-10,4%). Edizione: 2020 Collana: Letture statistiche – Temi Pagine: 134 ISBN: 978-88-458-2010-6. L’edizione 2020 offre due nuovi indicatori dei settori Energia e Ambiente - Consumo finale lordo di energia coperto da fonti rinnovabili e Riciclo dei rifiuti urbani – che consentono di “leggere” il cammino dell’Italia verso gli obiettivi europei orientati alla salvaguardia del Pianeta; inoltre, la dashboard interattiva permette per ogni settore e contesto territoriale (Italia, Regioni, Europa) di personalizzare una tavola di dati e trasferirla sul proprio computer in formato csv. Data di pubblicazione: 16 aprile 2020. Lista Nazioni di tutto il mondo. Tuttavia, negli anni più recenti gli stranieri sono aumentati di più nel Mezzogiorno (+ 3,1% nel 2018) che nel Nord (+2,3%) o nel Centro (+1,2%). ... Famiglia ecuadoriana muore in un incidente stradale in Italia. La maggiore attrattività delle Regioni del Centro-Nord trova conferma anche nei permessi di soggiorno dei cittadini non comunitari: più dell’85% è stato rilasciato o rinnovato nel Centro-Nord, soprattutto in Lombardia, Emilia-Romagna, Lazio e Veneto. L’82,9% si concentra nel Centro-Nord. Gli uomini sono quindi più numerosi ma in calo, mentre aumenta la quota di donne assassinate sul totale che, dall’11% del 1990, raggiunge il 38,6% nel 2018. Continua a diminuire la popolazione: al 1° gennaio 2020 i residenti ammontano a 60 milioni 317mila, 116mila in meno su base annua. Anche nel 2018 nell'Ue il tasso di occupazione per la fascia d’età tra i 20 e i 64 anni aumenta rispetto all’anno precedente, sia per la componente straniera sia per quella autoctona, e si riduce il divario tra i tassi delle due popolazioni. Al 1° gennaio 2019 risiedono in Italia 5,3 milioni di cittadini stranieri e rappresentano l’8,7% del totale dei residenti. I.Stat permette agli utenti di ricercare ed estrarre dei dati provenienti dall'ISTAT. Gli stranieri residenti in Italia al 1° gennaio 2018 sono 5.144.440e rappresentano l'8,5% della popolazione residente. 2020 Istat - Istituto Nazionale di Statistica. Oltre la metà degli stranieri tra i 15 e i 64 anni ha conseguito al più la licenza media, contro il 38,4% dei coetanei italiani; il 34,4% ha un diploma di scuola superiore e il 10,7% una laurea a fronte, rispettivamente, del 43,4% e del 18,2% degli italiani della stessa fascia d’età. La comunità straniera più numerosa è quella proveniente dalla Romania con il 23,0% di tutti gli stranieri presenti sul territorio, seguita dall'Albania (8,4%) e dal Marocco(8,0%). 7 Dicembre 2020, 13:13. Tipo di documento: Produzione editoriale; Argomento: Popolazione e famiglie; Seconde generazioni Identità e percorsi di integrazione delle seconde generazioni in Italia Approfondimento dei risultati dell’indagine per le politiche d'inserimento dei figli degli immigrati. dashboard interattivi per i quali sono disponibili i dati nell'area download. Storicamente, gli stranieri sul territorio italiano si concentrano soprattutto nelle ripartizioni del Centro-Nord dove, al 1° gennaio 2019, risiede l’82,9% degli stranieri residenti in Italia. Diminuiscono le nascite di bimbi stranieri (65 mila) e le iscrizioni anagrafiche dall’estero (286 mila); restano pressoché stabili le cancellazioni anagrafiche per l’estero (40 mila). Pubblicità sul Network: adv@myownmedia.co.uk. Con una popolazione stimata al 1 gennaio 2020 di 60.244.639 abitanti, l'Italia è il terzo paese dell'Unione europea per popolazione (dopo Germania e Francia) ed il 23º al mondo.Il Paese ha, inoltre, una densità demografica di 200,71 abitanti per chilometro quadrato, più alta della media europea.

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