La storia del santo di Montpellier, festeggiato il 16 agosto e molto venerato L’AQUILA - Ad Assergi, Nella sua città natale, l'ordine dei frati predicatori eresse una cappella in suo onore nel 1420[40] all'interno del proprio convento cittadino. [108] In America Latina è imponente la chiesa di Barranquilla, e un luogo di culto del santo è presente nelle metropoli di Buenos Aires, Santiago del Cile, Quito, San Salvador, Managua, Panama, Lima, Montevideo, Rio de Janeiro, San Paolo. [70], Per secoli gli storici linguadochiani hanno affermato invece che il corpo di san Rocco, dopo la morte, fosse stato sepolto in una cappella della chiesa dei domenicani a Montpellier[4] e che, nel 1399, il maresciallo Jean II Le Meingre detto "Boucicaut" avrebbe trasportato i suoi resti ad Arles,[4] dove furono oggetto di una venerazione duratura (e nel XVII secolo alcuni frammenti sarebbero stati riportati da Arles a Montpellier). [4], A Capriati a Volturno è stato istituito nel 2006, da parte dell'Associazione europea amici di san Rocco, il "Museo iconografico europeo di san Rocco". [20] Le antiche agiografie, a questo punto, narrano che un cane durante la degenza di Rocco appestato, provvide quotidianamente a portargli come alimento un pezzo di pane sottratto alla mensa del suo padrone e signore del luogo. di Giuseppe Lalli. Al santo francese sono dedicate imponenti chiese monumentali, con importanti opere d'arte, ma anche semplici cappelle disposte, per esempio, lungo viali di campagna. L'antica tradizione vuole che il santo sia tornato a Montpellier mentre le scoperte successive concordano che quello che avrebbe dovuto essere il ritorno nella sua città natale si interruppe sempre in terra italiana, probabilmente a Voghera (gli errori e le alterazioni di dizione, crearono una confusione con Angera). Secondo l'autore veneziano, Rocco sarebbe nato nel 1295 e morto nel 1327, ma tali date sono state respinte dagli studiosi, soprattutto a seguito delle importanti ricerche di alcuni storici del Novecento, in particolare Antonio Maurino e Augustin Fliche. Capriati a Volturno , sera del 15 agosto suggestiva processione dove il Patrono della città, San Nicola, va a prendere il Protettore della città, San Rocco, al suo Santuario per portarlo insieme nella Chiesa Madre dopo tradizionale "inchino" delle due statue. Il mondo è in emergenza Coronavirus. Dal XV secolo, ogni volta che la peste o qualche altra epidemia si è scatenata sulla cristianità occidentale, è verso di lui che le folle hanno cresciuto le loro suppliche ardenti e angosciate, è a lui che hanno piamente affidato i cari colpiti dal contagio mortale, con la convinzione che la sua potente intercessione riuscisse ad ottenere dal cielo la guarigione che la scienza umana si dimostrava incapace di operare.», Dopo la morte di san Rocco, avvenuta come detto nel periodo compreso tra il 1376 e il 1379,[5] le più antiche notizie di diffusione del suo culto si hanno fin dal 1382,[47] quindi pochi anni dopo la scomparsa. Edifici dedicati al santo sono ubicati anche a Marsiglia, Amiens, Le Havre e, ovviamente, a Montpellier con il santuario cittadino. Este 2019 se cumplen 500 años desde que san Roque es patrón de la ciudad, SAINT ROCH IN MONTPELLIER & SAINT ROCH DAY, Saints: A History of Sainthood from Ancient Times to the Modern Day, Hoy, celebración por la fiesta de San Roque, San Roque de Caloocan - The Patron of Caloocan City, Présentation de l’Association Internationale, “San Rocco ci proteggerà ancora una volta come fece nel suo tempo”, Nel cuore di Venezia dove arte, cultura e sacralità si fondono insieme, Capriati al Volturno (Ce). San Rocco, protettore di contagiati e sanitari, ma nella pandemia il virus ferma la processione San Rocco raffigurato nel rosone della chiesa di San Rocco a Marina di Grosseto (foto Agenzia Bf) Ecco una breve preghiera di intercessione a San Rocco: Fin dal Medioevo si invocava l'intercessione di san Rocco, presso Dio, contro la peste,[87] autentico flagello che a più riprese si diffuse per contagio nel vecchio continente mietendo milioni di vittime. [5] Più o meno ventenne,[2] gli vennero a mancare a breve distanza l'uno dell'altro i genitori[6] e, successivamente a questi eventi, distribuì ai poveri i suoi averi e s'incamminò per voto in pellegrinaggio verso Roma[2] con l'abbigliamento tipico dei pellegrini dell'epoca. San Rocco viene considerato ovviamente il protettore degli appestati e, più in generale, di tutti quelli che sono malati e contagiati. [50] Per questo i dominicani saranno per secoli propagatori del culto di san Rocco,[52] assieme ai frati dell'Ordine della Santissima Trinità, i trinitari,[52] che ad Arles custodivano delle reliquie del santo. [66][68] Il 13 marzo di quell'anno il patriarca Maffeo Girardi comunicava al Consiglio di Dieci l'avvenuta traslazione del santo e la reliquia fu deposta provvisoriamente prima nella chiesa di San Geminiano,[69] poi nel palazzo del patriarca di Grado presso la chiesa di san Silvestro,[69] fin quando fu trasferita definitivamente, il 3 marzo 1490,[69] nella nuova chiesa di San Rocco. Del 1484 si hanno notizie di una messa a Norimberga dedicata al santo francese, mentre sul finire del Quattrocento il messale romano comprendeva fra i suoi rituali una messa particolare in onore di san Rocco, alla data del 16 agosto. Incauti a partire subito"/ "Sarà soluzione tra 7-8 mesi", Milano, bimbo col Covid a novembre 2019/ “4 anni e senza viaggi in Cina”: lo studio, Simbolotto, Lotto/ Estrazione numeri vincenti e simboli di oggi 9 dicembre 2020, BORSA ITALIANA OGGI/ Piazza Affari attende la Bce (10 dicembre 2020), DIMISSIONI GASPERINI/ "Esonerato? Una lunga ricerca fra archivi, leggende e nuove scoperte, Il cammino devozionale di San Rocco in Italia. Per questo non stupì nessuno quando decise, alla morte di entrambi i genitori, di vendere tutto quello che aveva per donarlo ai poveri e iniziare un pellegrinaggio verso Roma. Rocco morì nella notte tra il 15 e il 16 agosto, in un anno imprecisato tra il 1376 e il 1379. [49][50], Il culto di san Rocco nacque quindi tra l'Italia (oltre Voghera si sviluppò ben presto da Piacenza a Brescia, fino a raggiungere Venezia) e la Francia (dove invece invece i fulcri iniziali si ebbero a Lodève e Puy,[51] oltre ovviamente a Montpellier). Voghera e il suo santo, San Rocco di Montpellier. Nell’iconografia classica viene rappresentato sempre con la croce sul petto, gli abiti del pellegrino e le tracce della peste. È il santo più invocato, dal Medioevo in poi, come protettore dal terribile flagello della peste, e la sua popolarità è tuttora ampiamente diffusa. Di. Ricevette un'educazione fortemente cristiana da parte della madre, che lo indirizzò verso una profonda devozione alla vergine Maria e che lo spinse sin dalla nascita a diventare un "servo di Cristo", ossia a seguire Gesù nelle sofferenze terrene prima di accedere alla gloria celeste, come si può notare dalla croce rossa marchiata sul suo petto[2] come simbolo di vocazione eterna. La chiesa di Parigi e il santuario di Montpellier. Nei secoli passati si occupavano, tra l'altro, anche della sepoltura dei cadaveri abbandonati durante le epidemie, in linea con quanto fatto in vita dal santo patrono. [53] Nel Belpaese nacquero fin da subito anche numerosi sodalizi e confraternite dedicate al santo taumaturgo. Nel Benelux sono monumenti nazionali olandesi intitolati a san Rocco la chiesa di Steyl e la cappella di Maastricht. Dopo l'anno 2000 invece sono state ritrovate ben tre agiografie del quattrocento, sconosciute alle precedenti generazioni di studiosi: Si tratta di testi di straordinario valore, in particolare il primo e il terzo, che hanno determinato una vera e propria svolta negli studi su san Rocco, soprattutto a proposito della ricostruzione delle derivazioni testuali fra l'agiografia "capostipite" e le successive. Le vicende della città di Bitonto appaiono strettamente legate al culto per San Rocco di Montpellier, pellegrino, taumaturgo e protettore di malati infettivi, invalidi e prigionieri e celebrato dalla Chiesa il 16 agosto. È il 1575 quando la Sicilia e di conseguenza anche Motta d’Affermo, piccolo dentro sui Nebrodi in provincia di Messina, è sconvolta da una violenta epidemia di peste che portano alle popolazioni dolore, morte e sofferenza. Il sedici agosto si celebra la festa di San Rocco uno dei più venerati dal Medioevo ad oggi, protettore dal flagello della peste e dei cani. San Rocco protettore di Baragiano. La sua famiglia gli diede un’educazione fortemente improntata ai principi cristiani ma anche alla cultura visto che fino a 20 anni frequento l’università di Montpellier. De Bernart Aldo - Cazzato Mario - Inguscio Ermanno. Un virus di cui si conosce poco, che sta mettendo in allarme il mondo intero, e che ha contagiato intere Nazioni, fra cui l’Italia. San Rocco nacque a Montpellier, nella Francia meridionale. [14], Lasciata Acquapendente Rocco abbandonò la strada per la Città Santa per andare a Cesena,[5] dove era in corso un'epidemia di peste,[9] quindi riprese il suo percorso,[9] sempre sulla via Francigena, da Arezzo, Orvieto, Bolsena, Viterbo, Sutri, arrivando a Roma. [4], Alcune tra le più antiche fonti quattrocentesche riportano che la morte di san Rocco di Montpellier avvenne martedì 16 agosto 1377, ma in realtà quell'anno a tale data corrispondeva la domenica. I recenti aggiornamenti liturgici gli riconoscono pure il patronato contro altre malattie come osteoporosi,[87] tumore,[87] leucemia[87] e, in generale, contro le epidemie[87] e tutte le malattie contagiose[87] (lebbra,[87] colera,[87] AIDS,[87] tifo,[88] influenza spagnola,[88][89] SARS[90]). E’ protettore dei cani perché mentre il santo giaceva moribondo con i segni visibili della peste, in una grotta, un cane simile ad un Épagneul Breton lo aiutò a guarire portando per giorni pezzi di pane rubati alla mensa del suo ricco padrone. [37] Inoltre in quel periodo nelle carceri di Voghera moriva un pellegrino di origine francese arrestato circa cinque anni prima con l'accusa di spionaggio, aggravata dalla reticenza nel dare le proprie generalità. La sua festa ricorre il 16 agosto, giorno in cui lasciò questa vita terrena. [124] Per lo stesso motivo, in Francia, si usa dire: «San Rocco annuncia il periodo autunnale»,[125] «A san Rocco, il grande calore prepara il vino colorato»,[125] «Dopo san Rocco, affila il tuo coltro e mettiti gli zoccoli»[125] e «Se piove a san Rocco, i tartufi cresceranno sulla roccia». [53] In Puglia però la devozione era già stata introdotta in precedenza, sul finire del Quattrocento, dai veneziani. ". [50][68] La reliquia, al cui arrivo in città vennero svolti otto giorni di festa, fu sottoposta all'esame di una commissione di verifica comprendente professori della facoltà di medicina dell'Università di Montpellier. La figura è avvolta dal mistero, a tal punto che non si conoscono né la data di morte né quella di nascita. [2][5] Nella città eterna curò anche, fino a ottenerne la guarigione, un cardinale[2] non meglio individuato che, comunque, secondo alcuni storici andrebbe identificato con Anglico de Grimoard, francese originario di Grisac e fratello di papa Urbano V.[15] Sarebbe stato lui a presentare Rocco in udienza al pontefice,[2] che rimase ammirato da quel giovane.[16]. [39], «Pochi santi sono stati tanto popolari quanto san Rocco. Inoltre, secondo un'antica tradizione, l'anonimo latino che compose l'Acta breviora sarebbe Gottardo Pallastrelli, discepolo e amico del santo durante il soggiorno a Piacenza[4] e, di conseguenza, l'opera non potrebbe essere stata realizzata nel 1483, ma nel periodo in cui visse il santo. [4], Nel resto d'Italia, cappelle votive e chiese a lui intitolate cominciarono a sorgere nella prima metà del XV secolo nel cuore delle regioni settentrionali. [26], Voghera divenne il luogo del primo deposito del corpo del santo[5] e, soprattutto, il fulcro della prima espansione del suo culto,[2] insieme alle limitrofe zone piacentine.[27]. [4], Con l'inizio dell'età moderna il culto di san Rocco varcò i confini dell'Europa, estendendosi nell'America Latina,[55] nel Nordamerica,[11] nel Madagascar,[11] in Libano[11] e in Indocina. Anche in Spagna sono tanti i luoghi di culto intitolati al santo taumaturgo, corrispondenti a settantadue parrocchie intestate o cointestate, ubicati in quasi tutte le grandi città spagnole, nonché in medio-piccoli comuni. [53] La diffusione del culto nel mezzogiorno registrò invece un certo ritardo, attestandosi agli inizi del XVI secolo con la concomitanza di eventi epidemici. Il San Rocco anti-pandemie riappare a Bosco dopo 43 anni L'incredibile vicenda della statua del Santo protettore dalle pestilenze, rubata nel '77 e tornata improvvisamente a casa. Per quanto riguarda la cronologia della vita di san Rocco, per diversi secoli è stata accettata quella tradizionale di Francesco Diedo, l'autore della più celebre opera dedicata al santo. A Bruxelles la moderna chiesa ha la particolarità di essere stata creata dalla ristrutturazione di un capannone industriale, ed è utilizzata dalla comunità cattolica africana. San Rocco è considerato il protettore dei cani e dal flagello della peste e viene festeggiato il 16 agosto, data in cui a Camogli, in provincia di Genova, viene premiato ogni anno un cane per una buona azione compiuto per l'essere umano. In Lombardia, san Rocco, che, originario di Montpellier in Francia, acquistò fama di santitàco n il suo pio peregrinare per l’Italia curando gli appestati. Nella patria di san Rocco, la Francia, sono centinaia i luoghi di culto a lui dedicati, distribuiti in particolare nel sud del paese e in Corsica. [40] Fu quella, quindi, una canonizzazione avvenuta per acclamazione di popolo e ufficialmente riconosciuta dal concilio. Rocco ripartì da Roma per ritornare a Montpellier. Iniziò quindi a diffondersi la notizia che Rocco riuscisse a guarire i malati con il semplice tocco delle mani, tanto che Anglico de Grimoard lo portò in udienza dal Papa, incuriosito dalle voci che giravano su di lui. Il culto del Santo nel territorio lucano, Se non fosse per quel Santo. [4] Per contro, è stato fatto notare come Rochus esistesse già prima, come nome, nell'onomastica medievale.[4][36]. San Rocco viene considerato ovviamente il protettore degli appestati e, più in generale, di tutti quelli che sono malati e contagiati. San Rocco il protettore dei cani: 16 agosto | Dogsportal.it ... Protettore Siux Trasparente. In quasi tutte le grandi città italiane vi è un luogo di culto dedicato a san Rocco: quattro chiese a Verona, tre chiese a Napoli, due chiese a Roma (di importanza storica e artistica la chiesa di San Rocco all'Augusteo), Genova e Venezia (con la chiesa nel centro legata alla Scuola Grande)[103] e una rispettivamente a Torino, Palermo, Bari, Trieste, Brescia, Parma e Bologna. [42], Nel 1499 papa Alessandro VI diede il suo assenso alla creazione di una confraternita romana intitolata a san Rocco, mentre nel 1547 papa Paolo III lo fece inserire nel Martirologio Francescano in quanto fece menzione nella bolla cum a nobis dell'appartenenza di san Rocco al Terz'ordine francescano. Non si lamentava della sua sorte, anzi aumentava i tormenti del carcere castigando la sua persona con molte privazioni, continue veglie e flagellazioni cruente. Tutte le antiche fonti, e le nuove scoperte storiche, concordano sul racconto degli ultimi anni di vita di Rocco. [110] Ciò che sorprende sono invece le numerose pratiche devozionali e le feste popolari dedicategli anche in nazioni e paesi dove il santo non è mai passato. [111] Una delle principali iniziative dell'associazione è quella di legare il nome santo alla sua città natale.

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