Ufficio stampa I loro primi membri sono immigrati in Italia a cavallo tra gli anni ottanta e novanta, hanno sviluppato una forte presenza sul territorio (con la presenza di centri, associazioni e rappresentanti), e si sono poi allargate con familiari che hanno ottenuto il ricongiungimento familiare, segno evidente di una volontà di stabilirsi in Italia. Rapporto sulla situazione dei musulmani in Italia rispetto alla fruizione di beni e servizi "La disparità tra religioni rischia di creare problemi, soprattutto dopo l’11 settembre' ' “In Italia, la condizione di disparità tra religioni rischia di creare problemi già nell’immediato futuro”, specialmente dopo … Salve Etiam, hai preso un abbaglio sulla lettura dei dati: la presenza di musulmani in Lombardia non è assolutamente al 25%, nell'articolo si dice che il 25% dei musulmani presenti in Italia (2.500.000 persone stimate) risiede in Lombardia. Dall’altra c’è il timore che tra i musulmani in arrivo in Italia si nascondano terroristi. Il restante 63% dei musulmani italiani, circa 680 mila persone, comprende i convertiti all’Islam, che l’Ucoii (Unione delle comunità islamiche italiane) stima in circa 100 mila unità, di cui la maggioranza donne, i figli di questi ultimi e i figli nati in Italia di genitori naturalizzati. probabilmente da riferire ai musulmani in misura superiore al 28,2% d’incidenza sulla popolazione straniera residente in Italia stimata al 1° gennaio 2018. A livello territoriale, la maggiore presenza di musulmani si ha in Lombardia, Emila-Romagna, Piemonte e Veneto, che da sole assorbono il 55% di tutti i musulmani in Italia. I musulmani, oltre che di nazionalità marocchina (34,8%), sono anche albanesi (15,3%) e tunisini (8,3%); i cattolici sono romeni (11,7%), albanesi (10,7%), filippini (10,2%), polacchi (8,9%), peruviani (8,1%) ed ecuadoriani (7,1%). Tra gli stranieri più adulti è più facile incontrare cristiani (il 59,2% dei 25enni e più), in particolare cattolici e ortodossi, soprattutto di 45 anni o più (rispettivamente il 29% e il 28,5%). Una presenza strutturale, ma pur sempre minoritaria rispetto al totale della popolazione italiana. L'analisi da me sviluppata tiene conto anche delle tue considerazioni. A livello di diritto internazionale, … Musulmani In Italia è un libro di Di Branco Marco edito da Aseq a gennaio 2017 - EAN 9788897622369: puoi acquistarlo sul sito HOEPLI.it, la grande libreria online Identità e percorsi di integrazione delle seconde generazioni in Italia Approfondimento dei risultati dell'indagine per le politiche d'inserimento dei figli degli immigrati. Poco più di un quarto è di fede musulmana (26,3%), mentre i buddisti sono il 3% circa. Gli oppositori ai processi di integrazione ed inclusione delle comunità musulmane sostengono l’incompatibilità delle stesse sia con i valori laici europei sia con quelli cristiani della maggioranza degli italiani. Ci sono poi le singole specificità, come la città di Roma, in cui sono residenti circa 120 mila musulmani, prima città italiana per numero di fedeli islamici, che insieme al comune di Milano (circa 95 mila presenze), rappresenta l’8% di tutti i musulmani in Italia, stranieri e non. Queste le nazionalità più rappresentate. dota@istat.it, PER INTERVISTE, DICHIARAZIONI E CHIARIMENTI AI MEDIA 06 4673.7227 Senza contare poi che pure all'interno della stessa regione la distribuzione non è assolutamente omogenea, ma addirittura vari fortemente a seconda dei quartieri di una stessa città. Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. Il 14 aprile 2016 sono stati sostituiti il Testo integrale e le Tavole in download poiché sono state rettificate le etichette relative alla frequenza di preghiera fuori dai luoghi di culto. La concentrazione della maggior parte dei musulmani residenti in Italia nelle quattro regioni è legata ad un’immigrazione di tipo economico, inseritasi nel corso degli anni nel tessuto socio-produttivo delle industrie e delle piccole medie imprese del Nord. LA MAGGIOR PARTE È DI FEDE CRISTIANA In crescita musulmani ed evangelici. di Quindi dove stà il problema se il numero dei mussulmani aumenta? Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Alcuni denunciano addirittura una vera e propria “invasione islamica”, che mina i valori e le fondamenta della nostra società. di Alberto Magnani (Agf) 17 gennaio 2018. Le donne sono più spesso ortodosse (il 31% rispetto al 22,2% degli uomini) e cattoliche (il 28% contro il 21,8%). I.stat. Una crescita così rapida pone evidentemente dei problemi. Prima ancora che spaventati o diffidenti, gli italiani appaiono dunque male informati. Milano, 23 luglio 2019. Cosa ci dicono i numeri? 06 4673.3102 Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. Diversity management nelle imprese in Italia Online il report Istat-UNAR su misure di diversity management per le diversità LGBT+ nelle imprese. Contact Centre ... ed integrandole con i dati dell’Istat sui residenti al 1/1/2017, il valore più verosimile dei musulmani è di 2,5 milioni, di cui un milione e mezzo stranieri e il restante milione con cittadinanza italiana. Riguardo alla religiosità dei musulmani, “sembra che non ci siano tra di loro i veri e propri atei”. I campi obbligatori sono contrassegnati *. >Eppure [...] gli italiani stimano la presenza musulmana pari al 20%, cinque volte il loro numero effettivo. Le statistiche sono articolate per tema e quindi per argome… Una materia obbligatoria a scuola dovrebbe essere storia delle religioni. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati. Di conseguenza è stato rettificato il prospetto 3, le tavole 3 e 6 e il testo ad esse associato nelle pagg. Hai ragione: i numeri non bastano. tel. Allo stato attuale non ci sono informazioni sufficienti per separare il dato dei figli di convertiti da quello dei figli di naturalizzati. Stimiamo il numero di musulmani in Italia basandoci su una serie di ricerche prodotte dalla Fondazione ISMU in collaborazione con Orim Lombardia, e qui rielaborate ed integrate con i dati aggiornati dell’ISTAT e del Ministero dell’Interno al 1 gennaio 2017. Egitto, Tunisia e Marocco, quest’ultima la seconda più grande comunità musulmana in Italia (454.773 persone, 29% dell’intera comunità islamica), solo dietro a quella albanese (495.709 unità, 32% totale). la religione può essere solo dedotta dalla nazionalità? Istat Working Papers n. 15/2019 L’esperienza del Numero Verde nelle rilevazioni sperimentali del Censimento Permanente della Popolazione 2015 . Si tratta quindi di un’immigrazione musulmana che è diventata permanente nel tempo, portatrice di bisogni all’interno della società, che da migrazione “economica” (ossia di maschi adulti temporaneamente presenti) è diventata una migrazione di “popolamento”, che si è insediata nel territorio, distribuendosi secondo precise logiche di opportunità economiche. La metà circa dei ragazzi stranieri tra i 6 e i 24 anni si dichiara cristiano (con una prevalenza, il 23,2%, di cattolici tra i 6-17enni, e di ortodossi, il 25,6%, tra i maggiorenni al di sotto di 24 anni). tel. Per informazioni non esistono altri mezzi? D'altra parte molti indiani, etiopi ed eritrei sono islamici, sebbene la maggior parte dei propri paesi non lo sia. Economia, Istat: Su Italia e Ue prospettive negative 07/02/2020 di Redazione Nell’ultima parte dell’anno, in un contesto internazionale caratterizzato da debolezza congiunturale ed elevata incertezza, l’economia dell’area euro ha registrato un deciso rallentamento dei ritmi produttivi. Eppure, secondo una ricerca del dicembre 2016 condotta dall’Istituto IPSOS MORI, gli italiani stimano la presenza musulmana pari al 20%, cinque volte il loro numero effettivo. E la paura paura si sconfigge con la conoscenza. Sui musulmani grava il pregiudizio semplificatorio che gli immigrati “sono tutti musulmani”. Questa la suddivisione per cittadinanza. La differente composizione di genere delle principali cittadinanze di stranieri in Italia si riflette anche nell’appartenenza religiosa, con una prevalenza di musulmani tra gli uomini (il 33,1% contro il 20,4% delle donne). BLOG COLLETTIVO A CURA DELL'ASSOCIAZIONE LE NIUS. I musulmani in Italia sono poco più di un milione e trecentomila su un totale di circa 4,5 milioni di stranieri residenti. L’81,4% dei musulmani stranieri presenti in Italia è originario delle sette nazioni citate. Nota. È il caso quindi che la ragione fondata su un approccio scientifico torni ad avere un ruolo di guida del sentimento perché, come diceva Gandhi: La percezione rimane cieca se non è illuminata dalla ragione. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati. DITEMI VOI. Col crescere di questa presenza è anche aumentato il numero degli studi che se ne occupano. Nel 2015, il Kosovo è riconosciuto come indipendente da circa la metà degli Stati membri ONU; all'interno del Consiglio di Sicurezza, vi si oppongono Russia e Cina. I numeri dicono che all’inizio del 2018 su circa 5.141.000 stranieri residenti in Italia la maggioranza assoluta è di fede cristiana (2.706.000 persone, pari al 52% del totale), poco meno di un terzo è musulmano (1.683.000, 32,7% del totale). Rispetto all'insegnamento delle religioni a scuola puoi anche vedere questo articolo (https://www.lenius.it/ora-di-religione-cattolica/), un'altra operazione che stiamo facendo è quella di raccontare storie di persone migranti, di qualsiasi religione, che vivono in Italia, vedi ad esempio qui (https://www.lenius.it/tag/italiani-senza-cittadinanza/) o qui (https://www.lenius.it/tag/linee-di-confine/). E anche festeggiare insieme è importante lo dico per esperienza personale diretta. La differente composizione di genere delle principali cittadinanze di stranieri in Italia si riflette anche nell’appartenenza religiosa, con una prevalenza di musulmani tra gli uomini (il 33,1% contro il 20,4% delle donne). Vediamo ora più nel dettaglio le caratteristiche di queste due componenti della presenza musulmana in Italia. Sui 2.520.000 musulmani stimati in Italia, il 43% ha cittadinanza italiana, mentre il restante 57% ha nazionalità straniera. Semplificando possiamo dire che ogni 10 stranieri presenti in Italia 4 sono musulmani, di questi uno è marocchino, uno albanese, uno delle cinque nazioni ora indicate (Tunisia, Senegal, Egitto, Pakistan e Bangladesh) e ancora uno di un’altra nazione, dall’Algeria alla Somalia, dall’Iran all’India. Considerando che le tre grandi religioni monoteiste hanno una radice comune e, conoscendole non necessariamente a fondo ma neanche superficialmente, hanno più punti in comune che profonde diversità, nel contesto di uno stato VERAMENTE LAICO non dovrebbero creare nessun tipo di problema. Di. E' possibile effettuare interrogazioni personalizzate (per anno, territorio, cittadinanza, ecc.). principali cittadinanze di stranieri in Italia si riflette anche nell’appartenenza religiosa, con una prevalenza di musulmani tra gli uomini (il 33,1% contro il 20,4% delle donne). contact centre per i giornalisti Ad aprile 2018 gli arrivi sono aumentati, i 100 giornalieri sono stati superati spesso il 2, il 7, il 14, il 23, il 24, il 25, il 27. Anche in Italia, ed è questo il problema, ci sono sacche di Islam che da un momento all’altro possono esplodere. 1, 6 e 7; inoltre è stato rettificato il titolo del prospetto 1 e i dati delle tavole 6 e 8. Nel frattempo, la componente 'straniera' sul totale dei musulmani andrà sempre più a diminuire. I dati reali smentiscono quindi in maniera categorica l’ipotesi dell’Italia come terra di “invasione islamica”. I matrimoni misti sono circa 13.000 l’anno, di cui un centinaio tra cattolici e musulmani, definiti dall’Istat con “notevole instabilità”. tel. Fabrizio Ciocca, Ps: dimenticavo i nigeriani e gli ivoriani, anche loro possono essere di entrambe le religioni, E' ragionevole anche discutere dell'evoluzione in termini di nascite, e percentuali stimate verso il 2100 per capire che forse la questione 'ínvastione', anche se molto forte come termine, non e' sbagliata. Mi risulta che gli egiziani della comunità cristiana copta siano molto maggiori del già cospicuo 9% in patria. In sostanza, la paura dell’invasore si manifesta sul piano dell’integrazione e su quello – che ciclicamente ritorna – … Fabrizio Ciocca. 1 Sulla base di fonti Istat l’autore calcola 1.547.300 musulmani, … In Italia i musulmani sono meno del 5%. Se allarghiamo lo sguardo oltre queste cinque comunità, emerge una componente musulmana composta da 2 milioni e mezzo di persone provenienti da 48 nazioni e tre continenti diversi, molto diversificata al suo interno: un Islam multietnico e multinazionale, che non trova quindi un’unica nazione, comunità, o regione geografica a rappresentarlo. Spesso l'islam è associato al terrorismo. I numeri e le statistiche possono aiutare a capire ma non bastano. Si tratta quindi di circa 625.000 persone, ossia il 6,25% circa della popolazione. Nel 1970 i musulmani in Italia erano qualche migliaio, oggi sono - secondo la nostra Enciclopedia, altri ne stimano di più - 1.475.000, compresi 115.000 che sono cittadini italiani. Nella maggior parte dei casi gli stranieri ortodossi sono di nazionalità romena (62,2%), i buddisti in prevalenza cinesi (63,8%). Non ha senso snaturarla amalgamando tutti i dati a livello nazionale, viste le ampie differenze all'intero della popolazione di intervistati a seconda della regione, rendendola quindi una popolazione di intervistati non omogenea e praticamente inutile a fine statistici. demo.istat.it- Demografia in cifre. Spero di essere stato esauriente. Quanti sono, in tutto, gli stranieri in Italia? Mai sottovalutare il fatto che i testi a base di ogni religione, per chi ci vuol credere, sono di ispirazione divina ma la religione, con tutti i suoi dogmi, regole ed imposizioni varie, è un'invenzione prettamente umana. Da ciò addiruttura sarebbe verosimile suppore che una fetta consistente degli intervistati lombardi (do per scontato che siano rappresentati in maniera proporzionale alla loro quota sulla popolazione italiana complessiva) sottostimi fortemente la presenza musulmana nella loro regione. se così i dati sono necessariamente molto approssimativi. Il 26 si è arrivati a 809, il 28 a 1215. Se anche aggiungiamo i 170 mila stranieri irregolari musulmani (circa il 40% del totale immigrati irregolari che l’Ismu ha stimato in 435 mila per il 2016), il numero dei musulmani in Italia sale a 2,8 milioni, il 4,5% della popolazione. I picchi sono stati toccati il 23 e il 24 con 552 e 564 A maggio 2018la bella stagione ha portato ad ancora più giorni con centinaia di immigrati sbarcati. perez@istat.it, Francesca Dota Nel 2050 musulmani raddoppiati in Italia Oggi le persone di fede islamica nel Vecchio Continente sono 25,8 milioni, il 5 per cento della popolazione totale. Il sentimento anti-islamico è in crescita, tanto che secondo una ricerca dell’Istituto PEW realizzata nel maggio 2014 e ripetuta due anni dopo, i due terzi circa della popolazione italiana si dichiara poco favorevole alla presenza dei musulmani (passando dal 63% del 2014 al 68% del 2016). E questo non fa altro che aumentare pregiudizi diffidenza e razzismo. Questi calcoli ci portano a stimare circa 2.520.000 musulmani residenti in Italia, pari al 4% di tutta la popolazione residente in Italia. Da questi elementi si comprende che quell’immagine monolitica – a cui contribuiscono anche i media – che spesso gli italiani hanno dei loro vicini musulmani, a cui attribuiscono caratteristiche, comportamenti e modi di pensare e vivere simili, non è reale. Orario 9-19 Dai dati emerge una prima sorpresa: la comunità musulmana più numerosa è quella italiana, con oltre un milione di presenze, divisa al suo interno nel seguente modo: Il 37% dei musulmani italiani sono naturalizzati, sono cioè diventati italiani attraverso le procedure per ottenere la cittadinanza, quindi per residenza dopo 10 anni, per matrimonio dopo 3 anni, per trasmissione automatica ai figli ed elezione al compimento dei 18 anni. tel. Quanti sono i musulmani in Italia? Discorso simile per l'Albania (molti cristiani, sia ortodossi che cattolici oltre agli atei). Inoltre, il livello di attaccamento al Paese di residenza è il più basso (3,3 su una scala di 5) fra tutti i Paesi oggetto dell’inchiesta. Caro Alberto grazie per l'interessante quesito. >Prima ancora che spaventati o diffidenti, gli italiani appaiono dunque male informati. I nuovi cittadini sono costantemente in crescita dal 2012 quando erano 65mila Banca dati delle statistiche correntemente prodotte dall’Istituto nazionale di statistica. Il numero di fedeli musulmani in Italia (per la quasi totalità sunniti) è incerto, ma si aggirava attorno al milione e duecentomila di unità nel 2007, corrispondente all'incirca all'1,9% della popolazione italiana, contro un 91,6% di cristiani (le altre religioni sono in totale lo 0,7% più un 5,8% di non religiosi/ atei). A marzo 2018solo il 12, il 17, il 30 si è superato i 100 sbarchi, con 373, 216 e 132. 06 4673.2243-4 Le donne sono più spesso ortodosse (il 31% rispetto al 22,2% degli uomini) e cattoliche (il 28% contro il 21,8%). Secondo l’Istat, al 1° gennaio 2019 i residenti bangladesi in Italia erano poco meno di 140.000, l’ottava comunità per consistenza demografica sul territorio nazionale. Queste comunità hanno caratteristiche ben precise. Caro Carlo, la tua domanda è giusta. All’inizio degli anni ’90, i musulmani in Italia erano circa 150.000. Il 30% circa sono di fede musulmana. Secondo i ricercatori del PEW, l’Italia dovrebbe passare dagli attuali 2,5 milioni di musulmani residenti del 2016 (pari al 4% della popolazione) ai quasi 3,6 milioni del 2030 (equivalenti al 6,2% del totale della popolazione); tuttavia poi questa percentuale sul lungo periodo è destinata a stabilizzarsi su percentuali che oscillano intorno all’8-9% per il 2050. Oggi si stima che abbiano raggiunto i 2 milioni e mezzo, circa il 4% della popolazione residente. L'analisi di Fondazione Ismu dei dati Istat ed Eurostat in occasione della Festa della Repubblica. I motivi sono molteplici: dalla semplificazione dei mass-media nel narrare il fenomeno, all’enfasi sui flussi migratori provenienti da paesi islamici, alla mancanza di conoscenza empirica del fenomeno descritto. Al 1° gennaio 2019 i residenti in Italia sono 60 mln 391 mila, oltre 90 mila in meno in un anno Ciò che sta avvendendo, e che qualsiasi antropologo sarebbe, o dovrebbe, essere in grado di identificare, è la messa in atto definitiva di una compartimentalizzazione razziale sul territorio italiano che negli anni prossimi, e per via della diminuzione del lavoro a fronte della popolazione, e per via dell'acuirsi fisiologico della disparità nella ripartizione della ricchezza, costituirà una bomba sociale. I musulmani residenti in Italia hanno dichiarato un livello di fiducia nelle forze dell’ordine tra i più bassi in assoluto fra i 15 Paesi oggetto dell’inchiesta. Le donne sono più spesso ortodosse (il 31% rispetto al 22,2% degli uomini) e cattoliche (il 28% contro il 21,8%). Buona giornata! Si consideri che ad oggi, 2017, oltre il 40% dei musulmani residenti in Italia ha passaporto italiano. Buongiorno Marymix, grazie dei tuoi commenti. Quindi parlare di " invasione" rispetto ad un fenomeno ormai stabile e duraturo non descrive in maniera corretta il processo sociale di cui stiamo parlando; concordo ovviamente che siamo di fronte ad un cambiamento importante in termini cultura e sociali, se è vero che nel 2060, secondo alcune previsioni demografiche, quasi un terzo della popolazione residente in Italia sarà di origine straniera ( ossia nata in Italia ma con almeno un genitore nato in unaltro paese). L'immigrazione in Italia cominciò a raggiungere quindi dimensioni significative all'incirca dagli anni 1970, per poi diventare un fenomeno caratterizzante della demografia italiana nei primi anni del terzo millennio. La pagina rende disponibili i dati ufficiali più recenti sulla popolazione residente nei Comuni italiani. Integrazione sociale degli stranieri Tra il 2011 e il 2012, secondo le stime campionarie, oltre la metà dei 3 milioni e 639 mila cittadini stranieri di 6 anni e più residenti in Italia si dichiara cristiano (il 56,4%, corrispondente a 2 milioni e 56 mila individui); fra questi il 27% è ortodosso, il 25,1% cattolico e il 2,7% protestante. contact centre, Pubbliche amministrazioni e istituzioni private, Eventi segnalati dalle società scientifiche, Rete per lo sviluppo della cultura statistica. Era da novembre che non si avevano giorni con più … Purtroppo spesso si confonde l'islam che è una religione di pace con il terrorismo di matrice jihadista. Questa domanda chiaramente è direttamente dipendente dalla zona di residenza dell'intervistato. Sopratutto considerando altre migrazioni. Per esempio per l'Egitto, tenendo conto sia delle stime di prestigiosi enti di ricerca internazionali (Pew research) e nazionali ( Idos, Imu, Orimi) è stata utilizzata una percentuale pari al valore 87% ( proprio per i motivi da te illustrati), per l'Albania una percentuale pari al 48%. Per cui uno stato forte ma giusto, sopratutto giusto, è perfettamente in grado di gestire la convivenza di diversi credo. Il 7,1% si dichiara ateo. Il numero dei musulmani in Italia quindi è stabile, con una crescita annuale pari a circa centomila persone, dovuta a diverse ragioni, mentre in termini assoluti è la quarta nazione europea per numero assoluto, dietro Francia (6 milioni circa), Germania (5 milioni) e Gran Bretagna (4 milioni) e leggermente al di sotto del valore percentuale dell’UE, pari al 5%. 06 4673.4052 Le comunità musulmane presenti sono caratterizzate da una provenienza geografica (Africa, Asia, Europa dell’Est), nonché linguistica, sociale e culturale, assai variegata. La fede religiosa è e deve rimanere un fatto privato mentre lo stato deve essere pubblico e dettare le regole di convivenza, eque e dignitose per tutti. In Italia 2,5 milioni di musulmani stabilmente residenti. Data di pubblicazione: 21 gennaio 2020. altra produzione editoriale archivio infografiche. Quante persone migranti stanno arrivando nel 2020? ufficiostampa@istat.it, PER FORNITURA DATI ED ELABORAZIONI In Italia, come in tutta Europa, la questione della presenza musulmana è elemento di accesa discussione politica e sociale. Discreta la presenza anche in Toscana, Lazio, Campania e Sicilia, scarsa in tutte le altre regioni. Scorrendo la pagina, sulla sinistra, alla sezione "Stranieri" è possibile ricavare le tavole "Popolazione residente" e "Bilancio demografico". Stimiamo il numero di musulmani in Italia basandoci su una serie di ricerche prodotte dalla Fondazione ISMU in collaborazione con Orim Lombardia, e qui rielaborate ed integrate con i dati aggiornati dell’ISTAT e del Ministero dell’Interno al 1 gennaio 2017. Periodo di riferimento: Anno 2019 | Data di pubblicazione: 11 novembre 2020. Gli stessi dati riportati nell'articolo affermano che in lombardia la presenza di musulmani è del 25%. Cartolina dall'Italia Infografica sull'Italia in occasione della Giornata italiana della statistica E in questo caso la responsabilità è spesso dei media mainstream che per definizione spaventano le persone invece di informarle realmente. Si stima che solo nel biennio 2015-2016 circa 160 mila musulmani stranieri sono diventati italiani; tra le prime dieci nazionalità per numero di richieste di cittadinanza accolte dal 2013 al 2015, figurano sette paesi musulmani. Do il mio consenso affinché un cookie salvi i miei dati (nome, email, sito web) per il prossimo commento. Ma è veramente così? mi sorge una domanda: E' per questo che non sono stati menzionati? Riscrivete lo stesso articolo solo per il nord italia, visto che assorbe piu della metà dei musulmani italiani, e quindi gia solo per questo motivo si otterrebbe un lavoro molto più utile ai fini di indagine statistica, e i numeri saranno impietosi e preoccupanti. prima città italiana per numero di fedeli islamici. I musulmani con cittadinanza straniera residenti in Italia sono stimabili in 1.440.000, il 57% dei musulmani presenti nel nostro paese. La metodologia ( che per motivi di spazio non è illustrare nel dettaglio in questa sede) parte dalla % di musulmani presenti nella Nazione di origine, la cosiddetta "stima di appartenenza religiosa". L'Italia ha riconosciuto il Kosovo il 21 febbraio 2008. I musulmani hanno messo radici in Italia così come in qualsiasi altro Stato del mondo,inconsapevoli che fra pochi decenni il mondo occidentalizzato sarà un vago ricordo. Le prime cinque comunità per numerosità rappresentano i due terzi di tutti i musulmani stranieri residenti in Italia. Sinchè si continuerà a confondere l'appartenenza etnica con l'appartenenza religiosa........è un vero problema. Consideri che per il 2050 le previsioni stimate dal PEW Research sono di una popolazione musulmana in Italia pari a meno del 10% totale, per un valore di circa 5 milioni di residenti. Questi sono cambiamenti epocali in termini di cultura di una nazione che dovrebbero essere descritti onestamente. Il matrimonio religioso tra cattolici e fedeli di altre religioni, non solo musulmani, sta assumendo numeri sempre più rilevanti in Italia: indice di una società che cambia, come dicevamo all’inizio, a partire dalla sua cellula fondamentale, la famiglia. Monica Perez
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