L’elemento oggettivo, è stato affermato, è integrato dal rifiuto che si verifica non solo a fronte di una richiesta o di un ordine, ma anche quando sussista un’urgenza sostanziale, impositiva del compimento dell’atto in modo tale che l’inerzia del pubblico ufficiale assuma la valenza di rifiuto dell’atto medesimo, e non è integrato solo nell’ipotesi, in cui l’atto, non rivesta ex se la indifferibilità ed urgenza. poiché nel caso in esame, vertendosi in ipotesi di paziente ricoverato presso un struttura ospedaliera e affidato al personale infermieristico dedito a monitorarne le condizioni fisiche ed i parametri vitali, non è configurabile il contestato reato che richiede l’indebito rifiuto del compimento dell’atto. Il comportamento sanzionato dal codice penale è il rifiuto. A tutti gli altri non sarà consentito. , dalla infermiera Fa. Medici di famiglia, doveri (e diritti) di chi ci cura. 5.1 Del tutto privo di fondamento è l’assunto secondo il quale la configurabilità del reato in parola ricorre solo con riguardo all’attività del medico di guardia che ometta di recarsi a visitare il paziente presso il proprio domicilio non già all’attività del sanitario che presti la propria attività di medico di guardia presso una struttura ospedaliera poiché il degente è assistito da personale infermieristico dedito a monitorarne le condizioni fisiche ed i parametri vitali e che, in tal caso, la valutazione del sanitario si fonda su dati clinici e strumentali assai più fondanti di quelli in possesso del medico di guardia contattato direttamente dal paziente. «Mi ha detto di venire in pronto soccorso». Che succede se il paziente versa in una condizione di urgenza? Non si tratta di un reato che punisce la «colpa medica» come nel caso di errata o ritardata diagnosi. l’imputato che denuncia: 3.1 vizio di violazione di legge, con riguardo alla interpretazione dell’art. Se è vero, poi, che non è ravvisabile alcun nesso causale tra la condotta tenuta e il decesso del paziente è altrettanto accertato che le già serie condizioni di salute nelle quali il D. versava al momento del ricovero avevano subito nelle ore serali un peggioramento, prontamente segnalato dal personale infermieristico al dottor F. , peggioramento che questi, con il comportamento tenuto, ometteva di constatare e che, nel volgere di poche ore, conduceva il paziente a morte. Angelo Greco e iscritta presso il Tribunale di Cosenza, N.G.R 243/2016 - N.R. Ebbene, a fronte di tali evenienze, sopraggiunte al ricovero e innestate su una situazione complessa, il dr. F. non si era mai recato al capezzale del paziente ma si era limitato a prescrivere la somministrazione di un tranquillante, prescrizione che aveva poi revocato a fronte dell’opposizione del figlio del D. : e non si comprende, sul piano della ragionevolezza prima e dei protocolli medici poi, quale discrezionalità tecnica possa avere sorretto la decisione del dottor F. nella sua opzione, tale non potendo certo essere l’opposizione di un congiunto del paziente per quella terapia. Si è accertato che il dottor F. , medico di guardia, in servizio nell’orario 20.00/7.00 presso la Casa di Cura (omissis) , richiesto, a partire dalle ore 20.00, dal personale paramedico di un atto del suo ufficio che per ragioni di sanità doveva essere compiuto senza ritardo, rifiutava di recarsi al posto letto di … 207545) e finanche dalla circostanza che il paziente non abbia corso alcun pericolo concreto per effetto della condotta omissiva (Sez. 6, n. 3599 del 23/3/1997, Maioni, Rv. In altri casi invece, neanche risponde. Ci si può spostare nelle seconde case, ma lo potranno fare solo coloro che in Toscana hanno il proprio medico di famiglia o pediatra. A ricordarlo è una recente sentenza della Cassazione [1]. pen. proc. poiché accanto al rifiuto di recarsi al posto letto del paziente per la visita si contesta anche una generica omissione – e ad una valutazione della condotta del ricorrente inquinata dall’aleggiare della implicita contestazione di omicidio colposo per omissione; 3.2 mancanza, contraddittorietà e manifesta illogicità della motivazione della sentenza impugnata che non ha preso in esame le censure, formulate con i motivi di appello, avverso la mancata valutazione, fin dal primo grado, delle risultanze istruttorie sui punti: 3.2.1 dell’urgenza ed indifferibilità dell’atto richiesto, erroneamente ricostruito sulla scorta dell’exitus del paziente ovvero al momento del ricovero, piuttosto che al momento in cui il ricorrente prendeva servizio, alle ore 20.00, senza alcun confronto critico con le deduzioni svolte dal consulente di parte; 3.2.2 della conoscenza del quadro clinico da parte del ricorrente alla stregua di una lettura esclusivamente in chiave accusatoria delle dichiarazioni rese dal personale infermieristico travisando, ovvero ignorando, la storia clinica del paziente e l’attivazione dell’imputato nel prescrivere la terapia farmacologica; 3.3.3 della discrezionalità tecnica esercitata dal ricorrente in relazione alla imprevedibilità dell’exitus del paziente, profilo in relazione al quale la Corte fiorentina ha fornito una motivazione apparente, attraverso il richiamo improprio a massime giurisprudenziali ed in mancanza di consulenza tecnica; 3.3.4 della tempistica e modalità delle richieste di intervento, sulla valutazione di attendibilità della teste Fa. Chiama la figlia Linda che, da Bollate, la raggiunge. Ci si può spostare nelle seconde case, ma lo potranno fare solo coloro che in Toscana hanno comunque il proprio medico di famiglia o pediatra. Il seguente orario di reperibilità, deve essere osservato fin dal primo giorno di malattia, pertanto, il lavoratore deve restare a casa al fne di consentire il controllo medico fiscale, presso il domicilio indicato nel certificato medico redatto dal medico di famiglia ed inviato per via telematica all'Inps. Stampa 1/2016. La visita domiciliare deve essere eseguita di norma nel corso della stessa giornata in cui il medico è stato chiamato dal paziente solo a condizione che la predetta chiamata sia stata effettuata entro le ore dieci (e salvo, ovviamente, i casi di urgenza e indifferibilità della visita). Se invece, la richiesta di visita domiciliare viene presentata dopo le 10 del mattino, il medico dovrà presentarsi al domicilio del paziente entro le 12 del giorno successivo. Rispetto a qualche anno quando il medico una volta passato a casa per il consueto controllo non poteva più tornare, dalla data del 1 gennaio 2018 il tutto è cambiato. 5. 1. pen. FIRENZE (Toscana Notizie) - Ci si può spostare nelle seconde case, ma lo potranno fare solo coloro che in Toscana hanno comunque il proprio medico di famiglia o pediatra.. A tutti gli altri non sarà consentito. 5 ore settimanali se ha meno di 500 assistiti; 10 ore settimanali se ha tra 500 e 1.000 assistiti; 15 ore ore settimanali se ha più di 1.000 mutuati. Il medico di famiglia ha l’obbligo di valutare periodicamente la sussistenza della necessità di cure domiciliari mediante certificazione specifica, da esperirsi a cadenza bisettimanale, mensile o sine die in base alle patologie del paziente”. VIGODARZERE - Addio a Daniele Braghetto, il medico di 63 anni morto lunedì dopo aver strenuamente lottato contro un tumore. 1. pen., avendo accertato l’indebito rifiuto della visita che il F. , senza ritardo, avrebbe dovuto compiere. 6. Un mal di gola può essere avvertito dal paziente come una condizione debilitante che impedisce di lasciare il proprio appartamento; possono nascere così incomprensioni che alimentano la sfiducia verso il proprio medico di famiglia. Quest’ultimo si verifica a fronte di una richiesta o di un ordine oppure quando sussiste un’urgenza sostanziale che impone il compimento di un atto tanto che, in concreto, l’inerzia del pubblico ufficiale assume la valenza di un rifiuto dell’atto. Proprio la mascherina, secondo il dottor Lanciotti «ci aiuterà ad avere un’influenza meno aggressiva di quelle passate, in quanto lo scudo anti Covid ci offrirà una buona barriera di protezione. Ma è una valutazione che egli fa a propria responsabilità: per cui, se valuta in modo non corretto la situazione e, pur in condizioni di gravità e improrogabilità della visita, egli non si reca presso il luogo ove si trova l’ammalato, ne risponde penalmente. 2. Le Uscar hanno perso il tampone&q… In particolare è tenuto a. Né il giudizio di attendibilità dei dichiaranti – che del tutto logicamente il giudici di merito hanno desunto dalla convergenza del narrato – è inficiato dalla mancata annotazione sulla cartella clinica del sopraggiunto stato di letargia, che l’infermiera aveva prontamente comunicato al dr. dottor F. che le aveva prescritto di somministrare al paziente l’ossigeno, prescrizione che, al pari di quella del talofen, non era stata preceduta dalla visita del paziente. Email (obbligatoria se vuoi ricevere le notifiche), Notificami quando viene aggiunto un nuovo commento. «Il disegno di legge è stato depositato ad aprile del 2019. | © Riproduzione riservata Al medico spetta valutare la suddetta necessità e l’eventuale urgenza sulla base della sintomatologia e delle condizioni lamentate al telefono dal paziente o dai suoi familiari. Le visite a domicilio devono essere compiute in giornata, se richieste entro le 10:00 di mattina, o entro le 12:00 del giorno dopo, se richieste oltre le 10:00 del mattino. Neppure la riscontrata “letargia” del paziente, situazione di urgenza, questa, cosi evidente da escludere ogni margine di discrezionalità, ha indotto il dottor F. a verificare le condizioni di salute del paziente, essendosi limitato a prescrivere la somministrazione di ossigeno, poiché è pacifico che egli si recò nella stanza di degenza solo a decesso avvenuto. GESTIONE COMPLESSA «Noi medici di famiglia stiamo in prima linea e operiamo su due fronti: il Covid e le altre malattie con ritmi crescenti. "La dottoressa di famiglia ha rifiutato di venire a casa a visitarli, chiamato un medico privato: 400 euro per entrambi. ... l’idea di dover effettuare pure i tamponi mi ha fatto venire la nausea. cod. La pressione giornaliera che viviamo è fortissima. Dieta Chetogenica: Cos’È E Come Funziona. 328 cod. Il ricorso è inammissibile per la genericità e manifesta infondatezza dei motivi proposti. In secondo luogo, il medico deve visitare a casa nella giornata gli assistiti che chiedono la visita entro le ore 10.00 del mattino, mentre chi la chiede più tardi sarà visitato entro le ore 12.00 del giorno successivo. Secondo l’Accordo Collettivo Nazionale dei medici di base, lo studio professionale del medico di famiglia deve essere aperto agli aventi diritto per 5 giorni alla settimana, preferibilmente dal lunedì al venerdì, con previsione di apertura per almeno due fasce pomeridiane o mattutine alla settimana e comunque con apertura il lunedì, secondo un orario congruo e comunque non inferiore a: L’orario di studio è definito dal medico anche in relazione alle necessità degli assistiti iscritti nel suo elenco e alla esigenza di assicurare una prestazione medica corretta ed efficace e comunque in maniera tale che sia assicurato il migliore funzionamento dell’assistenza. Infondato è, infine, il primo motivo di ricorso perché correttamente e, in linea con l’inequivoco contenuto della contestazione, i giudici di merito hanno ritenuto configurabile l’ipotesi di cui al comma 1 dell’art. Un cittadino potrebbe sceglierlo ma non con il massimale di … Tra questi emerge il fatto che spesso lo stesso si rifiuta di venire a casa quando il paziente è impossibilitato a muoversi, per via anche di una semplice febbre alta. sent. Rileva che, fin dalla contestazione, si assiste alla confusione fra la fattispecie descritta al comma 1 e quella di cui al comma 2 dell’art. richiedi privatamente una visita medica urgente a domicilio, Quando Serve Fare Il Certificato Medico Sportivo. Medico di base o di guardia colpevole se rifiuta di visitare il paziente: irrilevante che sia ricoverato in casa di cura e non al domicilio. | Codice Univoco: M5UXCR1 | IBAN: IT 07 G 02008 16202 000102945845 - Swift UNCRITM1590, Supporto legale 100% online per avviare e gestire la tua attività, Questo sito contribuisce alla audience di, Richiedi una consulenza ai nostri professionisti. VI Penale, sentenza 30 marzo – 4 maggio 2017, n. 21631 Le condizioni del paziente, a prescindere dall’exitus finale, venivano inoltre rappresentate al dottor F. dall’infermiera Fa. Il paziente può però richiedere al proprio medico di base una visita a casa anche qualora non sia in condizioni così gravi da non potersi muovere; in tal caso, la visita a domicilio non indispensabile, si configura come visita privata, a pagamento, che il sanitario effettua da libero professionista, non rientrando tra le prestazioni in regime di convenzione con il servizio sanitario nazionale. Manifestamente infondato è il motivo che attacca la motivazione della sentenza impugnata nella parte in cui il ricorrente sostiene che la Corte di appello fiorentina non si è fatta carico di esaminare i motivi di appello. La Corte di appello ha confermato la dichiarazione di responsabilità del F. sulla scorta delle convergenti dichiarazioni rese dal figlio del paziente, D.A. alla pena di mesi quattro di reclusione, per il reato di cui all’art. , e i congiunti del D. , sia sulle condizioni cliniche del paziente – ingravescenti e descritte nella documentazione sanitaria, a meno che per la letargia che la Fa. Il secondo medico di base ucciso dal Covid-19 è il dottor Natale Mariani, 66 anni, di Spoleto. Tutto quello che dobbiamo sapere . 328 cod. Corte di Cassazione, sez. Potrebbe essere vero o falso, verosimile o arricchito di dettagli di fantasia. che ne aveva più volte sollecitato l’intervento. Per quanto riguarda gli orari di apertura degli ambulatorio, c’è l’obbligo di effettuare almeno 5 ore settimanali di ambulatorio, se il medico di base ha meno di 500 assistiti; almeno 10 ore settimanali se ne ha tra 500 e 1000; un minimo di 15 ore settimanali se ha più di 1000 pazienti. di Isabella Colombo. Spett. "La Legge per Tutti" è una testata giornalistica fondata dall'avv. Con la sentenza indicata in epigrafe la Corte di appello di Firenze, adita dalle parti civili e dall’imputato, modificate le statuizioni in punto di risarcimento del danno determinato in Euro diecimila ciascuna, ha confermato la condanna di F.E.N. A tutti gli altri non sarà consentito. Il medico di famiglia ha l’obbligo di andare a casa per visitare il paziente! Il calvario di Rosa, 94 anni di Rho, inizia sabato 31 ottobre. 4.1 Va dunque ribadito che, ai fini dell’applicabilità dell’art. Il limite della “non trasferibilità” lascia adito ad interpretazioni diverse, soprattutto da parte dei pazienti. Ma su questo la legge non è chiara e non specifica quali siano le situazioni concrete in cui il medico può rifiutarsi di visitare il paziente. «Mio marito si sta lasciando morire». Se sussistono tali condizioni («necessità» e «non trasferibilità» presso l’ambulatorio), il dottore è tenuto a visitare il paziente, recandosi al suo domicilio, il «prima possibile». La Legge per Tutti Srl - Sede Legale Via Francesco de Francesco, 1 - 87100 COSENZA | CF/P.IVA 03285950782 | Numero Rea CS-224487 | Capitale Sociale € 70.000 i.v. che, ripetutamente, gli sollecitava un suo intervento per fronteggiare dapprima Io stato di agitazione e poi lo stato di letargia che vi era subentrato. «E il paziente ha un grande vantaggio, che spesso dimentica: può cambiarlo in qualsiasi momento» spiega Silvestro Scotti, vice segretario nazionale della Federazione italiana medici di medicina generale. 328, comma 1, cod. Il reato scatta nel semplice rifiuto, a prescindere dalle conseguenze che poi abbia subito il paziente. Ma è chiaro che a decidere se la situazione è urgente o meno sarà lo stesso medico sulla base della sintomatologia descrittagli. La denuncia quindi può scattare se il sanitario si è rifiutato di recarsi presso l’ammalato per averlo esposto a un pericolo serio. Il rapporto con il tuo medico di base è basato sulla fiducia reciproca. 4. ivi ricoverato con diagnosi di febbre e disidratazione in paziente affetto da varie patologie tra le quali cardiopatia ipertensiva, diabete, sindrome ansioso-depressiva, decadimento cognitivo, fino all’intervenuto decesso di questi, avvenuto alle ore 23.55. In questo modo, permetteremo al dottore di avere il tempo di visitare a casa chi ne ha davvero bisogno. In tal caso la visita domiciliare deve essere soddisfatta entro il più breve tempo possibile. Ti ascolta, ti consiglia, ti cura. Se poi il medico conosce già, per precedenti visite, la situazione clinica dell’ammalato, conoscendo il rischio, non può neanche aggrapparsi a una non corretta informativa telefonica. Pienamente sussistente, alla luce delle informazioni che l’infermiera e i congiunti del ricoverato veicolavano al dottor F. , è anche l’elemento psicologico del reato, poiché il sanitario veniva messo di fronte a circostanze indifferibili ed urgenti che richiedevano la sua attivazione. Come abbiamo detto, risponde del reato di rifiuto di atti d’ufficio il medico che non va a fare la visita a casa del paziente quando questa è necessaria (per «non trasferibilità» dell’ammalato o sussistendo una «urgenza»). e del contenuto della documentazione, nella quale sono registrate le condizioni del paziente, passato, nell’orario in cui il dr. F. era in servizio e presente in Clinica, in una stanza adiacente a quella di degenza del D. , da uno stato di agitazione, ad uno stato di letargia e, infine, alla morte. Sugli orari di apertura degli studi. Solo che adesso la Regione del Veneto vuole vederci chiaro. La regola vuole che il medico di base sia tenuto a fare le visite presso il proprio studio. 5.2 Secondo il consolidato insegnamento di questa Corte, il reato di rifiuto di atti di ufficio è un reato di pericolo, onde la violazione dell’interesse tutelato dalla norma incriminatrice al corretto svolgimento della funzione pubblica ricorre ogniqualvolta venga denegato un atto non ritardabile alla luce delle esigenze prese in considerazione e protette dall’ordinamento, prescindendosi dal concreto esito della omissione (ex plurimis, Sez. IN CASO DI EMERGENZA SANITARIA CHIAMARE IL 118. pen. I testi hanno in particolare, riferito che il dottor F. , a tanto sollecitato dai familiari e dall’infermiera che gli rappresentava le condizioni del D. , non si era mai recato al capezzale del paziente al quale si era limitato a prescrivere, con direttive impartite all’infermiera, prima un farmaco tranquillante e, poi, dell’ossigeno, per la riscontrata crisi respiratoria. Né sono ravvisabili contraddittorietà e manifesta illogicità della motivazione della sentenza impugnata nella parte in cui i giudici di appello hanno ritenuto non provata la circostanza che il dottor F. fosse impegnato in altra visita poiché, indimostrata la indifferibilità e urgenza di tale impegno, la Corte ha rilevato che le coeve attività in favore di altro paziente non avevano tenuto impegnato il dottor F. per tutta la durata del servizio, fino alle ore 23.55, quando veniva registrato il decesso del paziente.
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