San Giovanni Paolo II, del quale ricordiamo i cento anni dalla nascita nella sua Polonia, era molto devoto agli angeli. Pubblicato il 16 marzo 2011 da borgosotto. di Luigi Geninazzi, Avvenire 16.3.11. «Parlava» con Gesù e la Madonna. Tale cooperazione riguardava in primo luogo lo scambio di informazioni di intelligence», rivela oggi William P. Clark, il più influente consigliere dell’ex presidente americano, intervistato dal Catholic World Report (novembre 1999, p. 55). Giovanni Paolo II è un mistico della Verità, un missionario dell’evangelizzazione. «La mia spiritualità è un po’ geografica», ha spiegato: «Il papa deve avere una geografia universale». A Olbia 283 positivi: il Mater è pieno, 30 pazienti al Giovanni Paolo II - L'Unione Sarda.it. Aveva intrattenuto un rapporto mistico con Padre Pio, dopo quell’unico incontro avvenuto a San Giovanni Rotondo nella Pasqua del 1948, che Wojtyla definirà «primo» e «più importante incontro», nonostante non si sia mai più recato dal frate stimmatizzato prima della sua morte avvenuta nel 1968: un particolare che secondo Socci lascia intravedere la possibilità di altri «incontri» tra i due, ma di tipo mistico[…]. Il Mistico Giovanni Paolo II. Oggi ricorre il nono anniversario della morte di Papa Giovanni Paolo II. Il potere sovietico era condannato al crollo perché l’antropologia marxista scaturiva dalla negazione dell’anelito trascendentale che è nell’uomo. Negli ambienti vaticani meno entusiasti di questo papa si lamenta lo spazio eccessivo che egli avrebbe dato ai suoi connazionali nel sistema di potere ecclesiastico. Il segretario di Giovanni Paolo II, Stanislaw Dziwisz, oggi cardinale, ha scritto che quando pregava il Papa «dava l’impressione che stesse parlando con l’Invisibile». Certo, il papa condivide con i nazional-cattolici la convinzione (l’illusione?) Da questa intimità con Dio si dipana tutto». Peggio, nei paesi poveri la propaganda anticristiana la dipinge come espressione del Nord ricco ed egoista. 4. Egli ragiona sul lunghissimo periodo, dove «destre» e «sinistre» scadono a epifenomeni. Ma dopo il crollo dell’Urss, mentre molti cedevano al trionfalismo, Wojtyła proseguiva instancabile nella sua vera missione: la cristianizzazione del mondo. Città del Vaticano – Alle 21,37 di 15 anni fa il cuore generoso di Karol Wojtyla smetteva di battere. Michele Raviart - Città del Vaticano. Ma entrambe le correnti accettavano tacitamente la premessa della spartizione del mondo. La Chiesa sembra voler battezzare la nascita di due «repubbliche cattoliche». L’esatto contrario dell’incontro fra religioni e civiltà che la Chiesa predica fin dai tempi dell’ Ecclesiam Suam. Il Vangelo non conosce latitudini o longitudini. La missione del papa è di portare il Verbo in ogni angolo della terra. Prendiamo il caso jugoslavo. Non stupisce dunque, negli anni Ottanta, la sintonia fra il papa polacco e un crociato dell’anticomunismo come Ronald Reagan, l’inventore del fortunato slogan sull’«Impero del Male» (8 marzo 1983). Pur essendo un patriota polacco, il papa sa bene la differenza fra il vescovo di Roma e l’arcivescovo di Cracovia. La ricetta è semplice. Beatification of Pope John Paul II (Youtube official Vatican page) Ciò non gli impedisce di coltivare una sua peculiare geopolitica, basata sulla più piccola scala possibile, quella planetaria. Chi ha questo dono, lascia «che lo Spirito intervenendo ti guidi... Con apparizioni o con locuzioni interiori. Istituto Tumori 'Giovanni Paolo II' Bari - IRCCS, Bari. giovanni paolo ii: card. Conosce una sola vera Chiesa, la petrina. Chi si sbaglia sull’Europa si sbaglia sul mondo. Il rapporto fra romano pontefice e presidente americano non è più quello degli anni Ottanta, né Clinton può essere ostentato come modello etico per conquistare chi non crede. Giovanni Paolo II Misitico «Mentre pregava - spiega don Jarek Cielecki, sacerdote polacco nato nella parrocchia di Niegowic, dove Wojtyla fu viceparroco dopo l’ordinazione - i suoi occhi sembravano guardare qualcosa, non erano vagamente persi nel vuoto … Il resto è eresia da sradicare. Il rischio per la Chiesa è dunque di scoprirsi meno universale proprio perché più internazionale. IL CENTENARIO/INTERVISTA «Vi racconto san Giovanni Paolo II, il mistico e profeta» Il 18 maggio di cento anni fa nasceva a Wadowice, in Polonia, Karol Wojtyla. Lo ha ricordato il cardinale Stanislaw Dziwisz, nell’omelia della Messa celebrata oggi nella basilica di San Pietro in occasione del primo anniversario della canonizzazione di san Giovanni Paolo II. L’immagine della Prima Roma negli ambienti ortodossi resta quella di un potenziale invasore, anche per i segnali offensivi lanciati dalla diplomazia vaticana (talvolta contro la volontà papale), quando non dallo stesso Wojtyła – è il caso della beatificazione del cardinale croato Alojzije Stepinac (1898-1960), non un campione del dialogo con l’ortodossia. Quando questo principio non è rispettato, c'è da meravigliarsi se i progetti pastorali vanno incontro al fallimento e lasciano nell'animo un avvilente senso di frustrazione? Qui cominciano i problemi con l’America. Istituto Comprensivo statale"Giovanni Paolo II", Dragoncello, Acilia, Roma. ‘Giovannipaolizzare’, neologismo peggiorativo.   Giovanni Paolo II - verso la Beatificazione. Centrale nella geopolitica wojtyliana è il rifiuto della divisione del mondo. La Chiesa locale spaccata sull’obbedienza a Bergoglio e insidiata dalla demografia. Soprattutto non può permetterselo nelle terre di frontiera, a cominciare dall’Asia. Verso il 2005, l’anno della morte di Giovanni Paolo II, l’originale fu finalmente ritrovato in una cassa da suor Eugenia Giussani, una religiosa della Famiglia di Maria che assistette sino all’ultimo monsignor Hnilica. Questa visione non è affatto unanime nel cattolicesimo europeo. Per indagare il mistico Karol Wojtyla (cosa che fece magistralmente Antonio Socci nel suo ben documentato “I segreti di Karol Wojtyla”, edito da Rizzoli nel 2008) monsignor Longhi ha raccontato quanto gli confidò Andrzej Deskur, cardinale polacco che di Giovanni Paolo II è stato compagno di seminario, quello clandestino di Cracovia. che nelle società postcomuniste, passate attraverso la prova dell’ateocrazia, esista un serbatoio di fede più matura che non nel nostro mondo consumistico. Un Papa mediatico che raccoglieva le folle e allo stesso tempo sapeva arrivare a tutti, parlando al cuore di ogni uomo. In realtà, contrariamente a quanto pensano in molti, Nietzsche, pur essendo un nemico del cristianesimo, non era un nichilista. Le riflessioni del presente articolo intendono accostarsi ad essi accogliendo la prospettiva indicata dallo stesso pontefice: quella mistica. San Giovanni Paolo II, mistico. Se quest’ultimo deve coltivare la sua diocesi, il papa deve soprattutto evangelizzare il mondo. La prudenza del papa nei confronti ad esempio dei paesi arabi, il rifiuto di isolare i «cattivi», quelli che il Dipartimento di Stato bolla come «rogue States» – che siano l’Iraq, l’Iran o la Libia – derivano non solo dai princìpi cristiani ma dalla necessità di non essere additato come servo dell’Occidente. Una nuova cortina di ferro, stavolta non da Stettino a Trieste, ma da San Pietroburgo a Zagabria. Appoggiando la secessione unilaterale di Slovenia e Croazia, dunque la disgregazione selvaggia della Jugoslavia, la Santa Sede si isola non solo da Washington ma dalla quasi totalità degli Stati. Così racconta Giovanni Paolo II al suo più consentaneo biografo, il sociologo americano George Weigel (Testimone della speranza, p. 11). (…) Ciò che si costituisce oggi in Europa – almeno in un primo tempo – è questo insieme secolare della cristianità» (discorso del 19 luglio 1991, in W. Martens, L’Une et l’autre Europe, p. 22). Una parte del mondo cattolico ha tentato di interpretarla in modo riduttivo. E poi mi hanno riferito che quando succedeva qualcosa, lui andava davanti all’altare o davanti al quadro dell’Assunta e parlava... Proprio come se stesse parlando con una persona presente che aveva di fronte». Talvolta, il papa sembra dolersene. L’avanzamento delle frontiere cattoliche verso terre lontane dal centro romano sembra destinato ad accentuare il relativo declino degli italiani nel collegio cardinalizio e nelle burocrazie vaticane. Il disegno ecumenico del papa verso le Chiese orientali sembra peraltro in stallo. Proviamo a tracciare su una carta la Linea Martens, congiungendone con un righello i due estremi. In termini di geopolitica americana, significava schierarsi per il roll back contro il containment. Si comprende meglio sotto questa luce lo scambio di opinioni fra Wojtyła e il presidente americano George Bush il 16 gennaio 1991, quando stavano per scattare i bombardamenti su Baghdad; Giovanni Paolo II pregava ancora per la pace ma «sperava che, in caso di guerra, l’alleanza da lui (Bush) guidata vincesse e ci fossero poche perdite» (G. Weigel, cit., p. 775). Pur essendo un ospedale no-Covid, il Giovanni Paolo II ospita stabilmente pazienti Covid che non riescono a trovare posto in altre strutture I pentecostali seducono il nazionalismo polacco con l’idea che la religione conferisca al paese una missione salvifica. Fra Est e Ovest, ieri, fra Nord e Sud, oggi. Per altri è di sinistra, poiché salva il «nocciolo di verità» del marxismo, la radice sociale dell’utopia egualitaria, di cui pure combatte il materialismo. dziwisz, "mistico del servizio", una vita per il concilio 11:00 giovanni paolo ii: card. «Vi racconto san Giovanni Paolo II, il mistico e profeta» ECCLESIA 18-05-2020 Ermes Dovico «Per tutto quello che ha fatto, san Giovanni Paolo II meriterebbe di essere riconosciuto compatrono d’Europa». Così il papa filosofo ha rovesciato il verdetto di Marx sul capitalismo. Una buona parte della Polonia – compresa Wadowice, patria del papa – quasi tutte la Slovacchia, l’Ungheria e la Croazia cadono dalla parte sbagliata (ortodossa, non europea). Purché non venga avvelenato, come teme il cardinale primate polacco, Józef Glemp, per il quale l’Occidente e l’Onu «cercano di indebolire i paesi dell’Est europeo in modo che essi, una volta entrati nella Comunità (Europea), non li possano minacciare con il loro potenziale spirituale» (agosto 1995, discorso per la Festa dell’Assunzione e per il 75° anniversario della vittoria sull’Armata Rossa). Entrambe le interpretazioni non hanno senso. Ciò non gli impedisce di coltivare una sua peculiare geopolitica, basata sulla più piccola scala possibile, quella planetaria. Un mistico”: ecco il commosso ricordo sul santo Papa polacco Giovanni Paolo II di padre Salvatore Perrella, già Preside del Marianun ed uno dei mariologi maggiormente accreditati. Per il mondo intero non esiste ormai che una superpotenza/monopotenza: gli Stati Uniti. Non la condividono tendenze influenti, dai tradizionalisti euroccidentali (forti soprattutto in Francia, ma presenti anche in seno alla curia e nella stessa segreteria di Stato) ai nazional-cattolici dell’ex Est (polacchi, cechi, croati, ungheresi), corrivi verso l’antisemitismo e la xenofobia. Come si concepisce questa nuova Jalta dello spirito, fondata sull’equazione cattolicesimo=cristianesimo=Europa? 1. Tutta la geopolitica recente di Giovanni Paolo II si spiega con la necessità di smarcarsi dall’America. 2. Ma non sempre né dappertutto. L’errore che Wojtyła non vuole commettere è di accettare qualsivoglia forma di spartizione – geopolitica, economica, ma soprattutto culturale e religiosa – del nostro continente. Ma diversamente dai solipsisti di Varsavia o di Budapest, il papa non crede che gli ortodossi siano comunisti travestiti. «Giovanni Paolo II dedicò il suo pontificato a introdurre nella vita della Chiesa gli insegnamenti del Concilio». Il porporato, immobilizzato dall’ottobre 1978 sulla sedia a rotelle in seguito a un ictus, ha rivelato a Socci che don Wojtyla con l’ordinazione sacerdotale, il 1° novembre 1946, ricevette la «preghiera infusa». C'è una tentazione che da sempre insidia ogni cammino spirituale e la stessa azione pastorale: quella di pensare che i risultati dipendano dalla nostra capacità di fare e di programmare. GIOVANNI PAOLO II: Nove anni fa moriva "un mistico missionario, un profeta di pace". Qui il papa commette, dal suo punto di vista ecumenico, un grave errore, che lui stesso implicitamente riconoscerà in seguito. Giovanni Paolo II è un mistico della Verità, un missionario dell’evangelizzazione. A soffrirne sarebbero le comunità cattoliche locali e le prospettive di evangelizzazione in terre alquanto refrattarie. per ritrovare le onde perdute Giovanni Paolo II, pastore e poeta Il Movimento Ecclesiale Carmelitano organizza per il giorno 25 gennaio alle 20.45, presso la Scuola Madonna della Neve di Adro l’incontro: ”Giovanni Paolo II: Poeta – Pastore – Mistico” Dell’eventuale ritrovamento verrà dato ampio conto su queste pagine.). Di più. Prendete ad esempio un filosofo paradossalmente magiaro, qualche premio letterario mitteleuropeo, aggiungete uno o due specialisti, preferibilmente francesi, di scienze politiche, e fate benedire il tutto da un vescovo sloveno. Essa ci ricorda costantemente il primato di Cristo e, in rapporto a lui, il primato della vita interiore e della santità. Il liberismo e il consumismo sono per la Chiesa avversari persino più pericolosi del marxismo, perché più sottilmente antireligiosi. Dal punto di vista della Santa Sede si può perfino considerare questo fenomeno come troppo lento, tardivo. Giovanni Paolo II "certamente un mistico" Si vedeva che Giovanni Paolo II (+2005) era un "mistico" da come presiedeva l'Eucarestia. In quella scelta si esprimeva, ante litteram, il rifiuto della teologia huntingtoniana dello «scontro di civiltà». E che a questo pozzo la Chiesa di Roma possa attingere per arginare il lassismo delle società troppo secolari. Content Provider Regina Mundi, I campi contrassegnati con * sono obbligatori, i Santuari segnalati e proposti dai nostri lettori, Madonna di Fatima - Gli appelli del Messaggio di Fatima, Madre della Speranza la Cappella virtuale. Scuola dell'infanzia, scuola primaria, scuola secondaria di primo grado Nulla di più doloroso per chi porta nel nome stesso una rivendicazione di universalità. Il fatto è che la sua scala geopolitica universale non gli permette di identificarsi con nessuno, nemmeno con l’Occidente triumphans. (Per tentare di capire, e in ossequio alla proprietà transitiva, i direttori di Limes sono andati a Istanbul per scoprirvi Belgrado. Per l’influente politologo di Harvard i conflitti attuali tendono ad opporre popoli appartenenti a culture differenti. Ma guai a dimenticare che « senza Cristo non possiamo far nulla » (cfr Gv 15,5). Non l’ha condannata, ma non l’ha nemmeno appoggiata. cadrà dalla parte giusta. Alla fine del colloquio chiese se doveva portare un messaggio al Santo Padre da parte della Madonna. Cominciando con la guerra del Golfo. Per i primati ortodossi di Mosca, Belgrado e Atene la parola d’ordine è una sola: respingere l’invasione cattolica. È il caso del suo stesso presidente, il belga Wilfried Martens: «I veri confini dell’insieme culturale europeo traversano l’Europa da San Pietroburgo a Zagabria. STUDIO E VITA La personalità e il pontificato di Giovanni Paolo II sono stati studiati da molte angolazioni e di essi sono stati date molte definizioni. Ma la storia ci ricorda che spesso papi e cardinali italiani hanno saputo interpretare la loro missione in senso universale, costruendo nel tempo la koiné che ha tenuto insieme la Chiesa nelle prove più difficili. La sua condanna di Desert Storm derivava dal fatto che «nella sua seconda fase, quella è stata una guerra non tanto di difesa ma di tipo punitivo»; e soprattutto, stava diventando «una guerra di religione» (intervista alla Stampa, 2/11/1993). «Cercano di capirmi dal di fuori, ma io posso essere capito solo dal di dentro». Certo il papa è aiutato a sbagliare dalla lobby croata in Vaticano e dal suo «ministro degli Esteri» Jean-Louis Tauran, il quale nell’agosto 1991, di ritorno da una missione in Jugoslavia, gli riferisce così: «Santo Padre, la Jugoslavia non esiste più. Facciamo allora l'esperienza dei discepoli nell'episodio evangelico della pesca miracolosa: « Abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla » (Lc 5,5). Questo ha detto Vittorio Messori, editore del libro intervista di Giovanni Paolo II del 1994, a LaFedeQuotidiana.it (18 maggio): "Sicuramente lo era basti vedere come celebrava la Santa Messa". dziwisz, canonizzazione "dono" per la chiesa, "non viviamo di ricordi" Il cappello cardinalizio sul mega patto Rcep, La conquista di Goa, la nascita di Pinochet, la morte di Fidel Castro: gli anniversari geopolitici del 25 novembre, Solimano il Magnifico, Concilio di Trento, Francisco Franco: gli anniversari geopolitici del 4 dicembre, La Nato degli anni Venti, Moldova e Cipro contro la Russia e altre notizie interessanti, L’accordo sull’Irlanda del Nord e altre notizie interessanti, Impero russo, Texas, Germania Ovest nella Nato, Giovanni Paolo II: gli anniversari geopolitici del 22 ottobre, La Lunga Marcia, Giovanni Paolo II, il nobel a Kissinger: gli anniversari geopolitici del 16 ottobre, La Cina studia la Luna per dominare lo Spazio, Un secolo dopo, è lo stesso Medio Oriente, NOI CONTRO I PETROPIRATI DEL GOLFO DI GUINEA. Ciò non gli impedisce di coltivare una sua peculiare geopolitica, basata sulla più piccola scala possibile, quella planetaria. Sicché oggi al di là del limes segnato dallo scisma del 1054 dominano i fautori di una geopolitica eguale e contraria al nazional-cattolicesimo. Per lui la «menzogna» comunista si doveva e si poteva sconfiggere. Egli ragiona sul lunghissimo periodo, dove «destre» e «sinistre» scadono a epifenomeni. Questa linea di divisione socio- culturale costituisce senza dubbio la vera frontiera d’Europa, oggi come ieri. L’illusione del rapporto speciale con gli Stati Uniti. La volontà di non chiudere la porta in faccia agli ortodossi ha sicuramente pesato. "Mesmo que você não seja religioso, este local com certeza é a prova de que..." Plaza in Assisi, Umbria Ma è dal cardinale Andrej Deskur, amico e compagno di seminario del Papa, che arrivano le conferme più importanti: «Lui viveva pregando. A Zagabria ho avuto l’impressione di trovarmi a Vienna, mentre a Belgrado mi sembrava di essere a Istanbul». Modeste proposte Per Giovanni Paolo II non esiste un Muro (spirituale) di Varsavia. Ci sono nel mondo 2 miliardi di cristiani, di cui 1 miliardo di cattolici romani, su una popolazione totale di 6 miliardi. Si vis bellum, para pacem. Con questa insistenza sulla purezza della fede, Giovanni della Croce non vuol negare che la conoscenza di Dio si possa raggiungere gradualmente partendo dalle creature, come insegna il libro della Sapienza e ripete san Paolo nella Lettera ai Romani (cf. Nella stessa celebrazione del Giubileo il papa insiste sulla fedeltà ai «due polmoni» del cristianesimo, quello occidentale e quello orientale. E oltre a se stesso cita i cattolici William Casey, all’epoca direttore della Cia, e Vernon Walters, ambasciatore all’Onu, come pilastri di una «vittoriosa collaborazione» americo-vaticana, il cui referente papale negli Stati Uniti era Pio Laghi, nunzio apostolico a Washington. Giovanni Paolo II Mistico «Mentre pregava - spiega don Jarek Cielecki, sacerdote polacco nato nella parrocchia di Niegowic, dove Wojtyla fu viceparroco dopo l’ordinazione - i suoi occhi sembravano guardare qualcosa, non erano vagamente persi nel vuoto … Forse anche per questo il prossimo papa potrebbe essere latinoamericano. Suor Lucia rispose: «No, no, ci penserà la Madonna stessa...». Forte della sua esperienza polacca e convinto del primato della cultura (della sovrastruttura) sull’economia e sulla politica, il papa aveva capito che il comunismo era molto più debole di quanto sembrasse. Il papa pensa il mondo, ma non in maniera indifferenziata. Ha cambiato la storia salvando la Chiesa dalla crisi. La Chiesa del XXI secolo si prepara ad essere più internazionale e meno italiana. A dirlo alla Nuova Bussola è monsignor Alberto Maria Careggio, Ora la Polonia torna ad essere un paese normale. Globalmente, i fedeli di Roma sono minoranza. Wojtyła va al sodo. È quanto richiede in una lettera rivolta a Papa Francesco a nome della conferenza episcopale della Polonia monsignor Stanisław Gądecki, arcivescovo di Poznan e presidente dei vescovi polacchi. Certo, Iddio ci chiede una reale collaborazione alla sua grazia, e dunque ci invita ad investire, nel nostro servizio alla causa del Regno, tutte le nostre risorse di intelligenza e di operatività. Mentre Benedetto XVI, l’anno scorso, in occasione del terzo anniversario della morte di Wojtyla, nel corso dell’omelia disse che il predecessore «nutriva una fede straordinaria in Cristo risorto e con lui intratteneva una conversazione intima, singolare e ininterrotta. Rm 1, 18-21; cf. A loro si aggiungeranno durante il recente sinodo europeo altre figure altamente simboliche: le sante Brigida di Svezia (1303-1373), Caterina da Siena (1347-1380) e Edith Stein (1891-1942). aperte e chiuse, chiuse e aperte - si staglia al centro del suo pontificato, così ricco di numeri da record. Testimoniando nei cinque continenti il primato dei diritti umani e della libertà di religione, il papa ne faceva strumenti della delegittimazione del fatiscente potere comunista, a cominciare dalla sua Polonia. Tra le tante qualità umane e soprannaturali aveva infatti anche quella di un’eccezionale sensibilità spirituale e mistica». Egli ragiona sul lunghissimo periodo, dove «destre» e «sinistre» scadono a epifenomeni. Ed è così che Giovanni Paolo II, quasi con tono di “rimprovero” e di timore, si esprimeva nella sua visita a Lorenzago, 11 luglio 1996: “L’uomo contemporaneo, quando si lascia affascinare da falsi miti, perde di vista le ricchezze e le speranze di vita racchiuse nel creato, … Le fanno compagnia solo austriaci e tedeschi. S. Giovanni della Croce, Cantico spirituale, 4, 1). La preghiera ci fa vivere appunto in questa verità. 413 likes. L’editoriale di Limes 1/2000 L’impero del papa. Giacché il nazional-cattolicesimo polacco, profondamente russofobo, è per definizione antiecumenico. «Per tutto quello che ha fatto, san Giovanni Paolo II meriterebbe di essere riconosciuto compatrono d’Europa». Mentre un altro prelato, in colloquio, ebbe a dire: «Sappiamo bene che la Madonna parla al Papa anche se lui non va a dirlo in giro... Lui obbedisce solo alla Madonna, fa solo quello che gli dice lei». Giovanni Paolo II mi ha sempre ricordato due ideali di uomini tratteggiati da due pensatori moderni: il superuomo di Nietzsche e il mistico dal cuore aperto di Bergson. Il paneuropeismo wojtyliano non convince nemmeno importanti settori del Partito popolare europeo. Quando stava nella cappella lo si sentiva parlare, come si parla con un’altra persona». Per alcuni questo papa è di destra, è il vincitore della crociata contro l’«Impero del Male» che ha segnato il trionfo dell’Occidente capitalista. In termini di geopolitica wojtyliana, una corrente non solo cieca ma perfettamente inutile. Quanto alla «ultradestra» vaticana, essa derivava dal medesimo errore di prospettiva – la sopravvalutazione dell’Urss – l’opzione opposta, e quindi si adoperava a difendere una immaginaria Linea Maginot contro le infiltrazioni del comunismo in Occidente. Anche in “vacanza” sui monti, da Papa, «continuava a essere un mistico e contemplativo», racconta alla Nuova Bussola monsignor Alberto Maria Careggio, organizzatore dei suoi soggiorni estivi in Valle d’Aosta. Chiude la serie dei grandi Pontefici del ventesimo secolo, intorno all'opera di un Concilio Ecumenico Vaticano II che i suoi gran- Talvolta invece i loro omologhi di paesi non meno cattolici indulgono ad esibire le rispettive radici nazionali, tanto da essere percepiti in primo luogo come rappresentanti dei loro Stati di origine. E qualcuno l’ha rifiutata. Basta riunire un agguerrito brain trust epistemologico.

Tutti Mi Escludono Yahoo, Divina Commedia Illustrata, Scilla E Cariddi Similitudine, Stop Tts Discord, Partita Inter Oggi In Tv,

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