L’indennità diminuisce del 3% al mese a decorrere dal primo giorno del quarto mese di fruizione. Ai fini del perfezionamento del requisito richiesto di 13 settimane di contributi negli ultimi 4 anni, si considerano utili: Sono invece considerati neutri (cioè devono essere “saltati” e si devono cercare ulteriori periodi a ritroso nei 4 anni precedenti) i seguenti periodi: Bisogna poi sottrarre le settimane che hanno già dato luogo, negli ultimi quattro anni, ad una prestazione di disoccupazione (Naspi, Aspi, Mini Aspi, Dso, etc.). La cessazione del rapporto lavorativo, per aver diritto alla disoccupazione agricola in un determinato anno, deve essersi verificata nell’anno precedente. Oppure iscriviti alla nostra newsletter per rimanere sempre aggiornato. Nello specifico, per il diritto all’indennità di disoccupazione Naspi sono sufficienti 13 settimane di contributi versate negli ultimi 4 anni, purché non abbiano già dato luogo a un periodo di disoccupazione indennizzata. In Italia la disoccupazione aumenta a vista d’occhio e una situazione così drastica non si vedeva dal lontano 1977; milioni di giovani, e non, decidono di emigrare all’estero alla ricerca di un posto di lavoro che consenta loro di vivere in maniera dignitosa dopo anni di studi e sacrifici. Iscriviti per rimanere sempre informato e aggiornato. "La Legge per Tutti" è una testata giornalistica fondata dall'avv. La richiesta di chi non può trovare o iniziare un nuovo lavoro è quella di prolungare la durata dell'indennità. Nel dettaglio, hanno diritto alla disoccupazione agricola ordinaria i lavoratori del settore che possiedono i seguenti requisiti: Bisogna dunque, oltre a soddisfare il requisito di anzianità d’iscrizione, possedere almeno 102 giornate lavorate nei due anni precedenti alla domanda di disoccupazione. Per il diritto alla Naspi sono poi necessarie 30 giornate di effettivo lavoro nell’anno. Inoltre, il calcolo dei mesi di lavoro può differire per alcuni rapporti particolari, come quello dei lavoratori part-time. Data inizio contratto di lavoro a tempo determinato 20/01/2019. Per quanto riguarda la disoccupazione, in genere, un dipendente può ricevere l’assegno solo se si licenzia per giusta causa, anche se in questo caso sarebbe più corretto descrivere l’avvenimento con il termine di “dimissioni”, per distinguerlo dall’atto puro di “licenziamento” effettuato tipicamente da un datore di lavoro. In ogni caso anche l’interruzione di pochi mesi della Naspi per il lavoro stagionale dovrebbe aver dato luogo ad altri contributi su cui maturare nuovamente l’indennità. I lavoratori del settore agricolo, anche se dipendenti, non hanno diritto all’indennità di disoccupazione Naspi, ma a una diversa indennità, la disoccupazione agricola. Per quanto riguarda il calcolo delle settimane di contributi nei quattro anni precedenti l’inizio del periodo di disoccupazione, ai fini del diritto sono valide tutte le settimane retribuite, purché risulti, anno per anno, complessivamente erogata o dovuta una retribuzione non inferiore ai minimali settimanali (risultano dunque penalizzati i lavoratori part time). Ma dopo quanti mesi di lavoro si prende la disoccupazione? Dal 5 dicembre 2019, basta l’accredito contributivo di 1 mensilità  dall’anno precedente quello in cui è inviata la domanda, sino alla data d’invio della domanda. Hanno inoltre diritto alla Naspi senza licenziamento: Per quanto riguarda i lavoratori parasubordinati, cioè i collaboratori o co.co.co., sussiste comunque il diritto alla disoccupazione, ma non alla Naspi: l’indennità di disoccupazione per i collaboratori, difatti, si chiama Dis-coll. Contratto di lavoro con proroga per un totale di sei mesi. A questo punto, però, è importante fare alcune precisazioni. i lavoratori che si dimettono per giusta causa o durante il periodo tutelato di maternità (sino a un anno di vita del bambino); i lavoratori il cui impiego cessa per risoluzione consensuale nell’ambito di una procedura di conciliazione, o per trasferimento(se la nuova sede dista oltre 50 chilometri dalla residenza del lavoratore, oppure risulta mediamente raggiungibile in 80 minuti o oltre con i mezzi di trasporto pubblici). Hanno inoltre diritto alla Naspi senza licenziamento: Se hai lavorato per 6 mesi, devi sapere che la Naspi, nella generalità dei casi, spetta per la metà della durata del periodo contribuito, a prescindere dal tipo di contratto di lavoro, a termine o a tempo indeterminato: dovresti dunque aver diritto a 3 mesi di Naspi. Terminato il periodo turistico, trovare un nuovo impiego, per te, non è semplice: ti chiedi dunque se dopo 6 mesi di lavoro ti spetta la disoccupazione. Ma procediamo con ordine. La stagione estiva è terminata, e con lei è terminato, purtroppo, anche il tuo rapporto di lavoro. Se in base alla durata calcolata risultano, oltre ai mesi interi, frazioni di mese, l’importo mensile spettante va diviso per 30 e moltiplicato per il numero di giornate della frazione di mese: ad esempio, se spettano 45 giorni di Naspi, si ha diritto a 750 euro per 30 giorni + 375 euro per gli ulteriori 15 giorni. Come calcolare quanto mi spetta di disoccupazione? Bisogna poi considerare i casi di esclusione: niente disoccupazione per i dipendenti pubblici a tempo indeterminato, per i pensionati, per chi presenta la domanda dopo il termine di decadenza…. La Discoll è riconosciuta ai lavoratori che soddisfano congiuntamente i seguenti requisiti: Per la precisione, il requisito contributivo di tre mesi viene riferito all’anno solare (dal 1° gennaio al 31 dicembre) precedente al termine del rapporto: si tratta di una stabilizzazione di quanto già previsto dalla normativa preesistente. | © Riproduzione riservata Se ti hanno appena licenziata, ti servono 52 settimane lavorate negli ultimi 24 mesi e un contributo settimanale (il tuo primo lavoro, anche un solo giorno) versato più di due anni fa. Per quanto riguarda i collaboratori domestici, il requisito delle 13 settimane lavorate corrisponde a 312 ore di lavoro (13 settimane per 24 ore di lavoro minime settimanali). Per la precisione, l’importo della Naspi si ottiene: Se l’importo ottenuto è pari o inferiore a 1.208,15 euro, l’indennità ammonta al 75% di questo importo; se è superiore si aggiunge anche il 25% della differenza tra l’imponibile e 1.208,15 euro. Dopo aver controllato i requisiti, il lavoratore deve essere stato licenziato o aver dato le dimissioni per giusta causa. Contratto di lavoro con proroga per un totale di sei mesi. 30 giornate di lavoro effettivo, a prescindere dal minimale contributivo, nei 12 mesi precedenti l’inizio del periodo di disoccupazione; Entro quanto tempo si presenta la domanda Naspi. La Legge per Tutti Srl - Sede Legale Via Francesco de Francesco, 1 - 87100 COSENZA | CF/P.IVA 03285950782 | Numero Rea CS-224487 | Capitale Sociale € 70.000 i.v. Sostituisce l’Aspi e la Mini Aspi. Ma a quanti mesi di lavoro corrispondono 13 settimane? La disoccupazione per lavoratori rimpatriati in Italia dopo un periodo di lavoro all’estero è una prestazione economica calcolata sulla base delle retribuzioni convenzionali stabilite con decreti ministeriali annuali. Così, se il lavoratore ha diritto alla Naspi per 3 mesi di lavoro, percepirà la disoccupazione per un mese e mezzo. Eccoci al nodo cruciale che ti porterà a capire quanto ti spetta di disoccupazione. Come funziona la Naspi 2020: guida completa al calcolo dell’importo, alla durata e alle novità relative all’assegno di disoccupazione INPS.. Ormai dal 2015 la Naspi, Nuova Assicurazione Sociale per l’impiego, è l’indennità di disoccupazione riconosciuta ai lavoratori dipendenti che perdono involontariamente il lavoro. Nel caso di dimissioni volontarie, il lavoratore dipendente non ha diritto alla Naspi. Solitamente la domanda di disoccupazione agricola si deve inviare entro il 31 marzo di ogni anno. La Naspi è l’indennità di disoccupazione di durata fino a 24 mesi. In buona sostanza, se per un lavoratore part time risulta un imponibile medio mensile, con riferimento agli ultimi 4 anni, pari a mille euro, la Naspi sarà pari a 750 euro mensili, che spetteranno in base alla durata calcolata. i contributi previdenziali, comprensivi della quota disoccupazione (Ds, Aspi, Naspi), versati durante il rapporto di lavoro subordinato; i contributi figurativi accreditati per maternità obbligatoria se all’inizio del congedo risulta già versata o dovuta contribuzione; i periodi di congedo parentale indennizzati e intervenuti in costanza di rapporto di lavoro; i periodi di lavoro all’estero in Paesi comunitari o convenzionati con l’Italia; i periodi di assenza dal lavoro per malattia dei figli fino agli 8 anni di età, nel limite di cinque giorni lavorativi nell’anno solare. aver maturato almeno trenta giornate di lavoro effettivo nei dodici mesi che precedono l’inizio del periodo di disoccupazione. Questa disposizione, riguardante i minimali retributivi, non si applica ai lavoratori domestici, agli operai agricoli (che hanno diritto, nella generalità dei casi, a una differente indennità di disoccupazione, non alla Naspi) e agli apprendisti. Effettivamente è proprio così: la Naspi dipende dalle settimane contribuite e dalle giornate di lavoro nell’anno, e non ha una durata differente in base all’età. L’indennità di disoccupazione, in entrambi i casi, spetta però al possesso di determinati requisiti: non basta aver lavorato per un determinato periodo, ma bisogna anche essere assicurati contro la disoccupazione presso l’Inps, aver perso involontariamente l’impiego ed acquisire lo stato di disoccupazione, aver presentato la domanda d’indennità entro una precisa scadenza. I 30 giorni di lavoro effettivo si considerano per 5 settimane ed una settimana è composta da 6 giorni, con un orario minimo di 24 ore settimanali, indicati sulla denuncia telematica. Se ha lavorato per 6 mesi, avrà diritto a 3 mesi di Naspi, se ha lavorato per 1 anno, a 6 mesi d’indennità, e così via, sino a un massimo di 24 mesi di Naspi. "La Legge per Tutti" è una testata giornalistica fondata dall'avv. Secondo la normativa, infatti, non è possibile utilizzare le settimane per le quali l’indennità di disoccupazione è già stata liquidata, con la conseguenza che queste settimane vanno tolte dal calcolo, riducendo la durata massima del nuovo sussidio. Indennità di disoccupazione: si tratta di un'indennità per la perdita di guadagno subita da chi svolge un'attività dipendente. Per aver diritto alla disoccupazione, però, non basta appartenere alle categorie di lavoratori aventi diritto: occorre soddisfare diverse altre condizioni, che dipendono dal tipo d’indennità spettante. Chiedete al vostro datore di lavoro un certificato di lavoro. L’assegno di disoccupazione spetta in seguito alla cessazione involontaria del rapporto di lavoro. Angelo Greco e iscritta presso il Tribunale di Cosenza, N.G.R 243/2016 - N.R. L'indennità di licenziamento è cambiata per effetto dell'entrata in vigore del Jobs Act decreto legislativo n.23 del 4 marzo 2015. Così, se il lavoratore ha diritto alla Naspi per 3 mesi di lavoro, percepirà la disoccupazione per un mese e mezzo. I collaboratori dell'URC vi forniscono consulenza e collocamento. La Legge per Tutti Srl - Sede Legale Via Francesco de Francesco, 1 - 87100 COSENZA | CF/P.IVA 03285950782 | Numero Rea CS-224487 | Capitale Sociale € 70.000 i.v. Esempio contratto con proroga di sei mesi consecutivi. Il beneficio economico però è erogato solo in presenza dei requisiti seguenti: 1. lo status di disoccupato; 1. aver maturato almeno13 mensilitàdi contributi negli ultimi 4 anni; 1. aver maturato almeno 30 giornidi lavoro nell’ultimo anno che precede la richiesta di disoccupazione. L’ammontare dell’indennità di disoccupazione mensile non dipende dalla durata del periodo di lavoro, ma dalla retribuzione media. Stampa 1/2016. Dei 24 mesi di Naspi spettante, quindi, lei avrebbe fruito circa di un anno tra interruzioni per lavoro stagionale e sospensione per contratto più lungo di 6 mesi. Il lavoratore può perdere involontariamente l’impiego anche se non è stato licenziato: è il caso dei lavoratori a termine, in somministrazione o stagionali, che ottengono la disoccupazione comunque, anche se il rapporto è cessato per scadenza del termine e non per licenziamento. Email (obbligatoria se vuoi ricevere le notifiche), Notificami quando viene aggiunto un nuovo commento. rioccupazione con contratto di lavoro subordinato di durata non superiore a sei mesi: l’indennità NASpI è sospesa per la durata del rapporto di lavoro. Facciamo chiarezza, e vediamo in quali casi, dopo 6 mesi di lavoro, spetta la disoccupazione. Questa disposizione non si applica ai lavoratori domestici, agli operai agricoli (che hanno diritto, nella generalità dei casi, a una differente indennità di disoccupazione, non alla Naspi) e agli apprendisti. Per approfondire: Dis-coll, disoccupazione per collaboratori. Se ha lavorato per 6 mesi, avrà diritto a 3 mesi di Naspi, se ha lavorato per 1 anno, a 6 mesi d’indennità, e così via, sino a un massimo di 24 mesi di Naspi. Il calcolo è lo stesso indipendentemente dalla tipologia di contratto subordinato, a termine, stagionale o a tempo indeterminato: non ha infatti importanza che gli ultimi 4 anni siano lavorati per intero, in quanto il calcolo si basa sulla media degli imponibili previdenziali. Sostituisce l’Aspi e la Mini Aspi. coll per i collaboratori e l'ASDI assegno di 6 mesi che spetta una volta finita l'indennità Naspi e l'assegno di ricollocamento. Come abbiamo detto, per la Naspi sono sufficienti 3 mesi di lavoro. Disoccupati al tempo del coronavirus, resta l'incognita sugli aiuti previsti dopo la Naspi. Si ha quindi diritto alla Dis-coll se risultano almeno 3 mesi di lavoro. Nel caso di dimissioni volontarie, il lavoratore dipendente non ha diritto alla Naspi. Ai fini del perfezionamento del requisito richiesto di 13 settimane di contributi negli ultimi 4 anni, si considerano utili: Sono invece considerati neutri (cioè devono essere “saltati” e si devono cercare ulteriori periodi a ritroso nei 4 anni precedenti) i seguenti periodi: Bisogna poi sottrarre le settimane che hanno già dato luogo, negli ultimi quattro anni, ad una prestazione di disoccupazione (Naspi, Aspi, Mini Aspi, Dso, etc.). Se hai lavorato per 6 mesi, devi sapere che la Naspi, nella generalità dei casi, spetta per la metà della durata del periodo contribuito, a prescindere dal tipo di contratto di lavoro, a termine o a tempo indeterminato: dovresti dunque aver diritto a 3 mesi di Naspi. Naspi, la disoccupazione tocca anche a chi ha lavorato pochi mesi. | Codice Univoco: M5UXCR1 | IBAN: IT 07 G 02008 16202 000102945845 - Swift UNCRITM1590, Supporto legale 100% online per avviare e gestire la tua attività, Questo sito contribuisce alla audience di, Richiedi una consulenza ai nostri professionisti, Dis-coll, disoccupazione per collaboratori. L’assegno viene erogato mensilmente con decorrenza dal giorno successivo al termine della NASpI, per la durata massima di 6 mesi. dall’ottavo giorno successivo alla data di cessazione del rapporto di lavoro, se la domanda viene presentata entro l’ottavo giorno; Se hai lavorato come collaboratore, invece, ti spetta un’altra indennità di disoccupazione, la Dis-coll. Dividendo le 13 settimane per il coefficiente che trasforma le settimane in mesi utilizzato dall’Inps, cioè per 4,333, otteniamo il risultato: 13 settimane corrispondono a 3 mesi di lavoro. Per il diritto alla Naspi sono poi necessarie 30 giornate di effettivo lavoro nell’anno. Ai fini del diritto alla Naspi, contano anche le settimane di contributi dovute ma non versate dal datore di lavoro, in base al principio dell’automaticità delle prestazioni. malattia e infortunio sul lavoro nel caso non vi sia integrazione della retribuzione da parte del datore di lavoro (ovviamente nel rispetto del minimale retributivo); cassa integrazione straordinaria e ordinaria con sospensione dell’attività a zero ore (Cig e Cigs a zero ore); sommando gli imponibili previdenziali (in busta paga, sotto la voce imponibile Inps) degli ultimi 4 anni, comprensivi degli elementi continuativi e non continuativi e delle mensilità aggiuntive; dividendo il risultato per le settimane di contribuzione, indipendentemente dalla verifica del minimale; nel calcolo sono considerate tutte le settimane, indipendentemente dal fatto che esse siano interamente o parzialmente retribuite; i lavoratori che si dimettono per giusta causa o durante il periodo tutelato di maternità (sino a un anno di vita del bambino); i lavoratori il cui impiego cessa per risoluzione consensuale nell’ambito di una procedura di conciliazione, o per trasferimento (se la nuova sede dista oltre 50 chilometri dalla residenza del lavoratore, oppure risulta mediamente raggiungibile in 80 minuti o oltre con i mezzi di trasporto pubblici). I collaboratori dell'URC vi forniscono consulenza e collocamento. Hai sentito dire che la Naspi, la nuova indennità di disoccupazione, si calcola in modo differente rispetto alle vecchie indennità Aspi e Mini Aspi, Ds e Ds a requisiti ridotti: in particolare, sai che la durata della disoccupazione dipende unicamente dai contributi versati e dal periodo lavorato, non anche da altri parametri, come l’età. Dei 24 mesi di Naspi spettante, quindi, lei avrebbe fruito circa di un anno tra interruzioni per lavoro stagionale e sospensione per contratto più lungo di 6 mesi. A questo punto, però, è importante fare alcune precisazioni. Oppure iscriviti alla nostra newsletter per rimanere sempre aggiornato. Per quanto riguarda il calcolo delle settimane di contributi nei quattro anni precedenti l’inizio del periodo di disoccupazione, ai fini del diritto sono valide tutte le settimane retribuite, purché risulti, anno per anno, complessivamente erogata o dovuta una retribuzione non inferiore ai minimali settimanali (risultano dunque penalizzati i lavoratori part time). La sospensione della Naspi in caso di lavoro non superiore a 6 mesi. 30 giornate di lavoro effettivo, a prescindere dal minimale contributivo, nei 12 mesi precedenti l’inizio del periodo di disoccupazione. A questo punto, però, è importante fare alcune precisazioni. iscrizione negli elenchi nominativi degli operai agricoli relativi all’anno per il quale viene richiesta l’indennità, oppure aver svolto attività di lavoro dipendente agricolo con qualifica di operaio a tempo indeterminato per parte dell’anno di competenza della prestazione. Le regole per la Naspi, il nuovo assegno di disoccupazione, estendono il diritto anche a chi abbia lavorato poco durante l’ultimo anno.Ecco quali sono i criteri da rispettare. operai agricoli a tempo determinato (Otd); piccoli coltivatori diretti che integrano fino a 51 le giornate di iscrizione negli elenchi nominativi con versamenti volontari; operai agricoli a tempo indeterminato che lavorano per parte dell’anno (Oti). 30 giorni di lavoro effettivo in 5 settimane (costituite da 6 giorni), nei 12 mesi precedenti dalla risoluzione del rapporto di lavoro. Attenzione, però: la Naspi non funziona come le precedenti indennità di disoccupazione e non ha una durata fissa, o parametrata sull’età del lavoratore. Secondo la normativa, infatti, non è possibile utilizzare le settimane per le quali l’indennità di disoccupazione è già stata liquidata, con la conseguenza che queste settimane vanno tolte dal calcolo, riducendo la durata massima del nuovo sussidio. Mi sto informando in questi giorni sulle modalità del sussidio di disoccupazione nei 5 mesi nei quali non sarò impiegato nel lavoro… Ma le notizie che ho raccolto non mi hanno fatto chiarezza… Partiamo dal presupposto che nei 4 anni antecedenti ho sempre lavorato … A partire dal 1° maggio 2015, per i lavoratori che perdono involontariamente il lavoro, è prevista la disoccupazione NASPI, la dis. La Naspi si ottiene, comunque, solo se l’interessato è in stato di disoccupazione: deve, cioè, aver perso l’occupazione involontariamente ed aver presentato la Did, la dichiarazione d’immediata disponibilità (al lavoro ed agli interventi di politiche attive del lavoro: formazione, orientamento, riqualificazione…), all’Inps (online o tramite patronato), al centro per l’impiego o presso il portale Anpal. L'assegno di disoccupazione ASDI per disoccupati è riservato a coloro che dopo aver terminato la NASPI, risultano ancora privi di occupazione e che siano, secondo la nota del ministero del Lavoro 6704/2105, attuativa del decreto ministeriale del 29 ottobre 2015: Siano ancora in stato di disoccupazione al termine della Naspi; Nel nostro esempio di calcolo Naspi: al lavoratore spetta il 75% di 982,4 euro, per cui un'indennità di disoccupazione mensile pari a 736,8 euro. Non si ha diritto all’indennità se il lavoratore si è dimesso (a meno che non si tratti di dimissioni per giusta causa, o avvenute nel periodo protetto per maternità/paternità). Disoccupazione a seguito di un rapporto di lavoro stagionale semestrale: in quali casi il lavoratore ha diritto alla Naspi? A questo punto, però, è importante fare alcune precisazioni. Per il diritto all’indennità di disoccupazione Naspi sono sufficienti 13 settimane di contributi versate negli ultimi 4 anni, purché non abbiano già dato luogo a un periodo di disoccupazione indennizzata. A partire dal 1° maggio 2015, per i lavoratori che perdono involontariamente il lavoro, è prevista la disoccupazione NASPI, la dis. Così, se il lavoratore ha diritto alla Naspi per 3 mesi di lavoro, percepirà la disoccupazione per un mese e mezzo. A partire dal 1° gennaio 2008 la durata dell’indennità di disoccupazione passa da 7 a 8 mesi, che diventano 12 per coloro che hanno superato i cinquanta anni di età. Per la precisione, l’importo della Naspi si ottiene: Se l’importo ottenuto è pari o inferiore a 1.208,15 euro, l’indennità ammonta al 75% di questo importo; se è superiore si aggiunge anche il 25% della differenza tra l’imponibile e 1.208,15 euro. | © Riproduzione riservata Data inizio contratto di lavoro a tempo determinato 20/01/2019. Ai fini del diritto alla Naspi, contano anche le settimane di contributi dovute ma non versate dal datore di lavoro, in base al principio dell’automaticità delle prestazioni. Le regole per la Naspi, il nuovo assegno di disoccupazione, estendono il diritto anche a chi abbia lavorato poco durante l’ultimo anno.Ecco quali sono i criteri da rispettare. Per ricevere la Disoccupazione, si dovrà presentare la domanda per la Naspi entro 68 giorni dalla cessazione del rapporto di lavoro. Nel dettaglio, la disoccupazione Dis-coll spetta ai collaboratori, agli assegnisti ed ai dottorandi titolari di borse di studio: queste categorie hanno diritto alla disoccupazione Dis Coll e pagano alla gestione Separata il 34,23% dei compensi come contributi (di cui 1/3 a loro carico e 2/3 a carico del committente). Così, se il lavoratore ha diritto alla Naspi per 3 mesi di lavoro, percepirà la disoccupazione per un mese e mezzo. Dopo aver controllato i requisiti, il lavoratore deve essere stato licenziato o aver dato le dimissioni per giusta causa. i contributi previdenziali, comprensivi della quota disoccupazione (Ds, Aspi, Naspi), versati durante il rapporto di lavoro subordinato; i contributi figurativi accreditati per maternità obbligatoria se all’inizio del congedo risulta già versata o dovuta contribuzione; i periodi di congedo parentale indennizzati e intervenuti in costanza di rapporto di lavoro; i periodi di lavoro all’estero in Paesi comunitari o convenzionati con l’Italia; i periodi di assenza dal lavoro per malattia dei figli fino agli 8 anni di età, nel limite di cinque giorni lavorativi nell’anno solare. La Naspi non può mai superare, comunque, 1.314,30 euro mensili. perché il lavoratore ha stipulato un contratto a tempo determinato di 6 mesi o inferiore) la prestazione è sospesa d’ufficio per la durata del rapporto di lavoro e fino a un massimo di sei mesi. coll per i collaboratori e l'ASDI assegno di 6 mesi che spetta una volta finita l'indennità Naspi e l'assegno di ricollocamento. Se ha lavorato per 6 mesi, avrà diritto a 3 mesi di Naspi, se ha lavorato per 1 anno, a 6 mesi d’indennità, e così via, sino a un massimo di 24 mesi di Naspi. La Naspi non può mai superare, comunque, 1.314,30 euro mensili (valori 2018). QUANTO SPETTA. In Italia la disoccupazione aumenta a vista d’occhio e una situazione così drastica non si vedeva dal lontano 1977; milioni di giovani, e non, decidono di emigrare all’estero alla ricerca di un posto di lavoro che consenta loro di vivere in maniera dignitosa dopo anni di studi e sacrifici. Per i lavoratori che hanno avuto un contratto di lavoro a tempo parziale il calcolo della Naspi è lo stesso appena illustrato: come base, deve essere sempre considerata la retribuzione utile degli ultimi 4 anni (nei quali risulteranno periodi a retribuzione ridotta, a causa del part-time) e va sempre tenuto conto della percentuale del 75% dell’imponibile medio mensile. Stampa 1/2016. | Codice Univoco: M5UXCR1 | IBAN: IT 07 G 02008 16202 000102945845 - Swift UNCRITM1590, Supporto legale 100% online per avviare e gestire la tua attività, Questo sito contribuisce alla audience di, Richiedi una consulenza ai nostri professionisti, Dis-coll, disoccupazione per collaboratori. ho lavorato per 7 mesi contratto a tempo parziale quanto tfr stipendio lordo 7 mesi 1100, Email (obbligatoria se vuoi ricevere le notifiche), Notificami quando viene aggiunto un nuovo commento. Chiedete al vostro datore di lavoro un certificato di lavoro. In buona sostanza, se per un lavoratore part time risulta un imponibile medio mensile, con riferimento agli ultimi 4 anni, pari a mille euro, la Naspi sarà pari a 750 euro mensili, che spetteranno in base alla durata calcolata. malattia e infortunio sul lavoro nel caso non vi sia integrazione della retribuzione da parte del datore di lavoro (ovviamente nel rispetto del minimale retributivo); cassa integrazione straordinaria e ordinaria con sospensione dell’attività a zero ore (Cig e Cigs a zero ore); sommando gli imponibili previdenziali (in busta paga, sotto la voce imponibile Inps) degli ultimi 4 anni, comprensivi degli elementi continuativi e non continuativi e delle mensilità aggiuntive; dividendo il risultato per le settimane di contribuzione, indipendentemente dalla verifica del minimale; nel calcolo sono considerate tutte le settimane, indipendentemente dal fatto che esse siano interamente o parzialmente retribuite; siano in stato di disoccupazione al momento della presentazione della domanda.

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