Mancano solo 30 giorni al quel fatidico 19 maggio e Diego entra nel finale di partita. Con i londinesi conquista due Coppe d’Inghilterra e una Coppa UEFA. La lunga marcia di avvicinamento al Mondiale casalingo non lascia il progetto di Menotti immune da critiche. N. Pos. Il Boca Juniors, allenato da Lorenzo, con la sua idea di calcio difensivo e muscolare, conquista il titolo sudamericano nel 1977 (battendo i brasiliani del Cruzerio ai rigori) e nel 1978 (sul Deportivo Calì, formazione colombiana), l’anno dei Mondiali. Lo stesso Borges, che non amava il gioco del pallone – “Il calcio è popolare perché la stupidità è popolare” -, incontra il ct della nazionale dopo il Mondiale e così si esprime nei sui riguardi: “Che strano, un uomo così colto che parla tutto il tempo di calcio”1)David D’Hondt, Del miedo escenico, al desafio holandes, Panenka n. 76 jQuery("#footnote_plugin_tooltip_1").tooltip({ tip: "#footnote_plugin_tooltip_text_1", tipClass: "footnote_tooltip", effect: "fade", fadeOutSpeed: 100, predelay: 400, position: "top right", relative: true, offset: [10, 10] });. Fase finale. La nuestra trovò poi un degno interprete nel River Plate degli anni Quaranta, guidato da Cesarini prima e in seguito da Minella. BUENOS AIRES, 24 giugno 1978 / AMP — Argentina 78 : Il Brasile conquista il terzo posto nei Mondiali di calcio battendo sabato pomeriggio … Senza vincere alcunché. Ha militato presso diverse squadre argentine, ed ha anche giocato al fianco di Pelè nel Santos. Mondiali 1978. Menotti ama dispensare all’uditorio le proprie massime, e il web, le riviste specializzate, i libri sul calcio, abbondano di queste frasi. giocatori in forza a squadre straniere, e ne convoca solo uno, Mario Kempes, del Valencia. Gli attaccanti, alcuni dei quali possiamo chiamarli anche centrocampisti avanzati, partono da posizioni più arretrate rispetto al solito, e così creano gli spazi. Tra il 1963 e 1979 c’è sempre una squadra argentina in finale di Coppa Libertadores, e su diciassette edizioni, ne vincono ben dodici. L’Argentina organizza il Mondiale e l’Argentina deve vincerlo, il Mondiale. 1978-06-02 Argentina: Hungary: 2:1 c. World Cup 1978 - Group 1 All Time Records. Trascorre i successivi anni a gestire, sui due lati dell’Atlantico, un discreto numero di formazioni: Boca Juniors due volte, Atletico Madrid, River Plate, Penarol, la nazionale messicana, Indipendiente per tre volte, Sampdoria, Puebla e UAG in Messico. Elenco dei giocatori convocati da ciascuna nazionale partecipante ai Mondiali di calcio 2010.. L'età dei giocatori riportata è relativa all'11 giugno, data di inizio della manifestazione, il numero di presenze e gol al 1º giugno, data di presentazione delle liste. Lo scontro tra i fautori de la nuestra e quelli dell’anti-futbol precede e segue l’esperienza di Menotti sulla panchina argentina, e continua sino ai nostri giorni. E li trova, nelle figure di Ubaldo Fillol, di Daniel Passarella e di Mario Kempes. Protagonista nella Juventus di Massimiliano Allegri che sta dominando il campionato italiano e che e' ai quarti di finale di Champions League dopo aver battuto due volte il Borussia Dortmund (un gol all'andata e uno al ritorno per lui), l'attaccante torna tra i convocati della nazionale spagnola. In generale, Menotti chiude con i personalismi tipici dei fuoriclasse argentini: basta con i giocolieri, i numeri per le folle, spesso accompagnati da isterismi e provocazioni. Il Papu Gomez tornerà a vestire la maglia della nazionale argentina dopo tre anni. È sufficiente affinché la federazione argentina, nel 1974, lo scelga per guidare la nazionale, reduce da un Mondiale abbastanza incolore. Allenatore: José Pekerman. Tutto quello che occorre sapere sulla nazionale argentina che parteciperà ai prossimi mondiali di Russia da giovedì 14 giugno a domenica 15 luglio 2018. È stato molto influenzato dal mirabile Brasile dei Mondiali ’70, torneo che ha seguito direttamente dagli spalti degli stadi messicani. E' un grande momento per Alvaro Morata. The 1978 FIFA World Cup was the 11th edition of the FIFA World Cup, quadrennial international football world championship tournament among the men's senior national teams. Da giovane è stato un buon calciatore, sebbene non un fuoriclasse, impiegato nel ruolo di regista. Goals against 71. Vuole il bel gioco. Con l’Inter verrà ricordato anche per un calcione rifilato a un raccattapalle reo di non avergli consegnato prontamente la palla durante un incontro con la Sampdoria. Elenco dei giocatori convocati da ciascuna Nazionale partecipante ai Mondiali di calcio 1978. Ma andiamo con ordine. Si riferisce all’esperienza del ct Spinetto, campione del Sudamerica con l’Argentina nel 1959; al gioco che nei Sessanta hanno mostrato il Boca Juniors, l’Indipendiente di Giudice, soprattutto l’Estudiantes di Zubeldia, dominatore in America Latina alla fine di quel decennio; al calcio muscolare sfoderato dall’Argentina di Juan Carlos Lorenzo nei Mondiali del ’66. Lo stesso Borges, che non amava il gioco del pallone – “. Nelle ultime tra partite Menotti ha l’idea decisiva, ovvero schierare. Predica quindi un calcio d’attacco e molto attento all’estetica, oltre al risultato. Il reparto difensivo non è immune da difetti e in alcune occasioni è preso alla sprovvista – inevitabile per una squadra votata al gioco offensivo. Menotti mette in campo l’Argentina sempre con il 4-3-3 e la difesa a zona. Tirando le somme, quella appena descritta è la dicotomia classica, abusata e necessariamente semplicistica, che separa il bel gioco dal calcio utilitaristico. È un uomo di cultura, capace, come abbiamo visto, di parlare di calcio quasi fosse filosofia, e nel corso degli anni i suoi pareri calcistici sono diventati molto popolari – un po’ alla Cruyff. Dopo aver lasciato la panchina della nazionale, il nostro allena il Barcellona per un paio di stagioni, raccogliendo solo una Coppa di Spagna. Il ct argentino inserisce una grossa dose di novità nella seleccion. It was held in Argentina between 1 and 25 June. a centrocampo, come una sorta di regista atipico con libertà di azione e la possibilità di partire in velocità da posizione più arretrata. Prima del via, c’è un minuto di silenzio in ricordo di Santiago Bernabeu, storico presidente del Real Madrid, morto quel giorno; i magiari hanno il lutto al braccio per la recente scomparsa di Sandor Boszik, centrocampista della grande Ungheria dei primi anni Cinquanta. Tratto da "La Grande Storia della Nazionale Italiana di Calcio" (Vol.4), il racconto dei Mondiali in Argentina del 1978. Il girone della prima fase si è dimostrato impegnativo e le difficoltà iniziali passate dai padroni di casa ricordano il percorso della Germania Ovest di quattro anni prima. Gol sbagliato, gol subito: meravigliosa realizzazione di Luque, che da fuori area controlla il pallone, lo fa rimbalzare una volta, e tira in rete. Un campanello d’allarme presto soffocato da risultati di prestigio. Nel 1978 si ripropose, in Argentina, una situazione simile a quella che aveva caratterizzato il mondiale italiano del 1934. Un concetto molto, molto moderno. A centrocampo circola il cervello della squadra, A differenza del resto della squadra, nella parte avanzata – il terzo centrocampista e i tre d’attacco – Menotti ruota diversi giocatori durante il torneo. Il suo calcio è sottomesso al collettivo e su tale assunto costruisce il successo. Secondo Menotti, per costruire una grande nazionale bisogna disporre “, punterò central”, ovvero: un buon portiere, un libero che sappia anche attaccare, un centravanti che sappia andare in gol, E li trova, nelle figure di Ubaldo Fillol, di Daniel Passarella e di Mario Kempes. Epica, etica, politica ed estetica della Coppa del Mondo FIFA, Home » Argentina 1978 » Argentina, 1978 V. La nascita di una nazionale. All’epoca succedeva, mentre adesso è impossibile che un calciatore salti il Mondiale per volere del club di appartenenza, ma è pur vero che l’impegno odierno con le nazionali si è molto ridotto in termini di tempo. I momenti più significativi di Argentina 78. Argentina. Giocatore Data nascita (età) Pres. O almeno questo è quanto ha tramandato il mito. Nel 1978 si ripropose, in Argentina, una situazione simile a quella che aveva caratterizzato il mondiale italiano del 1934. Goals against/Match 1.03 Most Goals Scored 19 Lionel Messi. Dice che il calcio è ordine e avventura, come la letteratura per Borges. nonostante sia stato lo stesso Menotti a far esordire il futuro campione in nazionale. Solo quattro i giocatori chiamati militanti in Serie A, il difensore della Fiorentina, German Pezzella, il centrocampista dell’Udinese, Rodrigo De Paul, e gli attaccanti Paulo Dybala (Juventus) e Lautaro Martinez (Inter). nonostante sia stato lo stesso Menotti a far esordire il futuro campione in nazionale. Una squadra memorabile, composta da Nestor Rossi a centrocampo e da cinque formidabili attaccanti: Loustau, Labruna, Pedernera, Moreno, Munoz; fra di loro, sul finire del decennio, iniziò a brillare anche la stella di Alfredo Di Stefano. I risultati in effetti sono altalenanti, benché progressivamente volgano al meglio. Lo stadio è ovviamente stracolmo. Un semplificazione dialettica, certo, ma come tale rappresenta pur sempre un interessante punto di partenza. Sì ma, in ultima analisi, chi è stato davvero Cesar Luis Menotti? Allo stesso modo ignora i tesserati del Quilmes, squadra vincitrice di uno dei due titoli nazionali argentini del 1978. Menotti riesce a compiere l’impresa di vincere il titolo, Menotti ha una sua precisa filosofia calcistica che racconta volentieri e trasporta, o almeno ci prova, in campo. È storicamente contrapposto ad un calcio maggiormente difensivista, attendista, a volte rude e di rottura, chiamato anti-futbol – una definizione invece priva di qualsiasi compiacimento, bensì piuttosto denigratoria e tutto sommato immeritata. A centrocampo circola il cervello della squadra, Ardiles. Palla a terra, occupazione degli spazi (in embrione) e corsa senza palla erano i canoni di gioco de la Maquina. È una squadra molto valida, l’Huracan di quei primi anni Settanta: in difesa ci sono l’esperto Basile e Carrascosa; a centrocampo Brindisi, Babington e Larrosa; in attacco Houseman, giocatore di talento, uno dei migliori argentini del periodo. immagine in evidenza: Cesar Luis Menotti – diegoalvera.it, Argentina, 1978 V. La nascita di una nazionale, L’Argentina organizza il Mondiale e l’Argentina deve vincerlo, il Mondiale. È una colonna del River Plate, poi passa in Italia, dove disputa delle ottime stagioni. Mario Kempes, campione del Mondo con l'Argentina nel 1978, ricorda così Diego Armando Maradona: "Se ne è andato un grande del. Resterà sulla panchina albiceleste sino al 1982. Essendo già scaduto il tempo limite per operare cambi alla lista dei convocati, la squadra olandese dovette portare in Argentina solo 21 giocatori. Argentina, 1978 ... Solo tre convocati sono reduci dei Mondiali di quattro anni prima, ovvero Fillol, Houseman e Kempes. Trascorre i successivi anni a gestire, sui due lati dell’Atlantico, un discreto numero di formazioni: Boca Juniors due volte, Atletico Madrid, River Plate, Penarol, la nazionale messicana, Indipendiente per tre volte, Sampdoria, Puebla e UAG in Messico. Nel 1978 si disputano i Mondiali di calcio. Nel corso di quelle eliminatorie è da segnalare un clamoroso undici a zero che l’albiceleste rifila a un malcapitato Venezuela. L'età dei giocatori è relativa al 1º giugno 1978, data di inizio della manifestazione. “Vorrei iniziare con la premessa che il calcio è efficacia. Sarà in nazionale per molti anni, saltando però la Coppa del 1986 per un virus. Ma andiamo con ordine. Italia: le rose e i numeri di maglia dei giocatori convocati per Campionati Mondiali, Europei e Confederations Cup. Patto di non belligeranza di Gijón (1982), https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Convocazioni_per_il_campionato_mondiale_di_calcio_1978&oldid=112274443, Convocazioni ai campionati mondiali di calcio, licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Con questo bagaglio la squadra di casa passa il turno come seconda e si prepara a disputare il girone di semifinale che si giocherà a Rosario e Mendoza. Elenco dei giocatori convocati da ciascuna Nazionale partecipante ai Mondiali di calcio 1978. Tenuta in Argentina tra l'1 e il 25 giugno, l'edizione dei Mondiali 1978 è stata vinta dalla stessa Argentina a danni dell'Olanda, rappresentando il primo titolo mondiale per i sudamericani e il secondo consecutivo sfumato in finale per l'Olanda. Solo tre convocati sono reduci dei Mondiali di quattro anni prima, ovvero Fillol, Houseman e Kempes. N.B. Inizia ad allenare nel 1970 a Rosario, nel Newell’s Old Boy, come secondo di Juarez. Sicuramente Menotti è un personaggio: alto, affascinante, capelli lunghi lisci e basettoni, sigaretta perennemente in bocca, ha tutta l’aria di un’intellettuale impegnato della rive gauche. This website uses cookies to improve your experience. Al loro fianco si alternano Valencia, Houseman, Villa, Alonso, Bertoni e Ortiz. L’anno seguente l’Argentina ospita diverse nazionali europee. Nel 1976 in Argentina i generali argentini presero il potere con una dittatura che represse ogni garanzia costituzionale. Da giovane è stato un buon calciatore, sebbene non un fuoriclasse, impiegato nel ruolo di regista. Ma non mi arrendo al fatto che le argomentazioni tattiche siano l’unico modo per riuscirci. Menotti lascia a casa il talentuoso Bochini e un giovincello già parecchio promettente, Diego Armando Maradona. Addirittura scinde l’interpretazione del calcio in senso prettamente politico: il football di sinistra, portatore di gioia e bellezza, e il football di destra, più legato al risultato e improntato in un’ottica di sacrificio. Il suo calcio è sottomesso al collettivo e su tale assunto costruisce il successo. Sprona i giocatori a utilizzare il passaggio per avanzare, anzi, considera il gol come nient’altro che un ulteriore, ultimo passaggio. Argentina, 1978 VI. Inizia ad allenare nel 1970 a Rosario, nel Newell’s Old Boy, come secondo di Juarez. Delirio albiceleste, delusione verdeoro. Kemepes quindi è in aggiunta e alle spalle dei tre giocatori offensivi, che alla fine risultano essere Bertoni, Luque e Ortiz. Secondo Menotti, per costruire una grande nazionale bisogna disporre “di un buon arquero, di un buon volante, di un fortissimo punterò central”, ovvero: un buon portiere, un libero che sappia anche attaccare, un centravanti che sappia andare in gol4)Mondiali 1978: Argentina, Storie di calcio jQuery("#footnote_plugin_tooltip_4").tooltip({ tip: "#footnote_plugin_tooltip_text_4", tipClass: "footnote_tooltip", effect: "fade", fadeOutSpeed: 100, predelay: 400, position: "top right", relative: true, offset: [10, 10] });. Argentina 1978. L'Argentina batte l'Olanda 3-1 ai supplementari ed è campione del mondo (25 giugno 1978). Games total 69. L'argentina alza al cielo di Buenos Aires la Coppa del Mondo. Vorrebbe portare anche Piazza del Saint’Etienne e Wolff del Real Madrid, ma non vi riesce – nel primo caso per problemi di carattere familiare o per un infortunio, nel secondo caso perché non trova l’accordo con la società. Ci sono molte occasioni per gli albiceleste, fra le quali un palo su gran tiro di Kempes, autore di una notevole prestazione. Gli alti e bassi proseguono, sempre nel ’76: doppia vittoria sui campioni continentali del Perù, doppia sconfitta rimediata dal solito Brasile. Solo quattro i giocatori chiamati militanti in Serie A, il difensore della Fiorentina, German Pezzella, il centrocampista dell’Udinese, Rodrigo De Paul, e gli attaccanti Paulo Dybala (Juventus) e Lautaro Martinez (Inter). La lunga marcia di avvicinamento al Mondiale casalingo non lascia il progetto di Menotti immune da critiche. Quando l’Argentina scende in campo per l’esordio Mondiale – 2 giugno ’78, ore 19.15, Estadio Monumental di Buenos Aires, contro l’Ungheria – l’enorme aspettativa che la circonda è accompagnata da una certa dose di dubbi. Perché non ne ha mai vinto uno e ormai da troppi anni raccoglie magre figure a livello internazionale, indegne di una scuola calcistica storicamente fra le più prestigiose. ARGENTINA 1978 (MONDIALE) Squadra campione: Argentina. Average Goals/Match 1.77 Avg. V. Cesar Luis Menotti e la seleccion argentina alla caccia del titolo, nel Mondiale casalingo del 1978. Games W/D/L 40 / 14 / 15. Nella Coppa America del 1975 l’Argentina è eliminata nella fase a gironi per mano del Brasile, il quale si impone sia in casa che fuori. Predica quindi un calcio d’attacco e molto attento all’estetica, oltre al risultato. Libero moderno in grado di segnare molto, tecnico, dotato di un notevole carisma e di una furia agonistica poco comune, è il capitano della squadra. Come già visto, va incontro all’inaspettata sconfitta subita dalla nazionale italiana. L’Argentina mette poi a segno il definitivo due a uno a pochi minuti dal termine dell’incontro, con Bertoni. Delirio albiceleste, delusione verdeoro. È la nazionale che raggiunse la finale delle Olimpiadi nel 1928 e dei primi Mondiali, arrendendosi in entrambe le occasioni di fronte ad un Uruguay più equilibrato e organizzato. L’Ungheria, che nel secondo tempo sull’uno a uno ha fallito una grossa occasione da rete, finisce in nove per le espulsioni di Torocsik (82′) e Nyilasi (89′), innervositi da un arbitraggio troppo tollerante verso i padroni di casa. Nel secondo tempo Michel Platini riporta il punteggio in parità. Dopo dieci minuti l’Ungheria è in vantaggio, ma passano solo cinque minuti e Luque sigla il pareggio. E il difficile e ambizioso compito di guidare la nazionale albiceleste verso un traguardo agognato da un paese intero è affidato a Cesar Luis Menotti. Gli europei partono bene e si rendono pericolosi; poi sale in cattedra la forza dell’Argentina, benché mostri un gioco eccessivamente impreciso. Solo tre convocati sono reduci dei Mondiali di quattro anni prima, ovvero Fillol, Houseman e Kempes. Si impone su Ungheria (5 a 1), Polonia e Jugoslavia; pareggia contro Inghilterra, Scozia e Francia; cede il passo alla Germania Occidentale. Fra le due nazionali rioplatensi, le formiche sono gli uruguayani, mentre gli argentini sono le cicale2)David Goldblatt, The ball is round, Penguin Books, 2007 jQuery("#footnote_plugin_tooltip_2").tooltip({ tip: "#footnote_plugin_tooltip_text_2", tipClass: "footnote_tooltip", effect: "fade", fadeOutSpeed: 100, predelay: 400, position: "top right", relative: true, offset: [10, 10] });. La partita contro la Francia è intensa, bellissima e molto combattuta. È stato molto influenzato dal mirabile Brasile dei Mondiali ’70, torneo che ha seguito direttamente dagli spalti degli stadi messicani. : La Nazionale argentina numerò i giocatori secondo l'ordine alfabetico, anziché per ruolo. L'attaccante dell'Atalanta è infatti stato inserito nella lista dei pre-convocati per le partite di. Voce principale: Campionato mondiale di calcio 1978. È un rischio, perché Menotti non ha una vasta esperienza internazionale e la posta in gioco è parecchio alta – la Coppa, in casa. Dagli spalti, bui, oscuri, sorge un boato costante e rumoroso, che impressiona e incute un discreto timore. Due dei tre uomini di centrocampo sono Ardiles e Gallego, questi in posizione più arretrata, davanti alla difesa. 1978-06-02 Argentina: Hungary: 2:1 c. World Cup 1978 - Group 1 All Time Records. Le amichevoli organizzate per il […] Remembering Argentina 1978: The Dirtiest World Cup Of All Time On the pitch, it was as if nothing was wrong. Come tradizione locale, i bordi del campo si riempiono presto di carta lanciata dai tifosi. Ma in ogni caso, al di là dell’alone di mito costruito attorno alla sua figura pubblica, rimane assolutamente intatto il capolavoro realizzato da Menotti in quel luglio del 1978. Commento di N.Martellini. Erano definiti i cavalieri dell’angoscia per l’ansia che riuscivano ad instillare nei propri tifosi quando, alla perenne ricerca della perfezione e dello spettacolo, esitavano a concludere l’azione di attacco3)Jonathan Wilson, La piramide rovesciata, Edizioni Libreria dello Sport, 2012 jQuery("#footnote_plugin_tooltip_3").tooltip({ tip: "#footnote_plugin_tooltip_text_3", tipClass: "footnote_tooltip", effect: "fade", fadeOutSpeed: 100, predelay: 400, position: "top right", relative: true, offset: [10, 10] });. Argentina 1978 L'argentina alza al cielo di Buenos Aires la Coppa del Mondo Un paio d’anni dopo il golpe militare guidato dal generale Videla, l’ Argentina organizza l’XI edizione del Mondiale, un autentico e immeritato regalo da parte della FIFA. Perché non ne ha mai vinto uno e ormai da troppi anni raccoglie magre figure a livello internazionale, indegne di una scuola calcistica storicamente fra le più prestigiose. We'll assume you're ok with this, but you can opt-out if you wish. Menotti ha a disposizione la maggior parte dei giocatori sin da gennaio, quando venticinque selezionati vengono separati dalle rispettive squadre di club argentine e dedicati a uno speciale programma che ha quale obiettivo la costruzione della squadra che giocherà il Mondiale. L’Indipendiente è campione dell’America Latina per quattro volte di fila, dal ’72 al ’75. Ma è anche una formazione di indubbio valore e lo ha dimostrato in ognuna delle partite disputate. Home » Argentina 1978 » Argentina, 1978 V. La nascita di una nazionale. Menotti riesce a compiere l’impresa di vincere il titolo Metropolitano del ’73, ma soprattutto mostra in campo un gran bel calcio, offensivo, ammirato e applaudito dai tifosi, dalla critica e talvolta anche dagli avversari. Italia Squadra nazionale » Rosa Coppa del Mondo 1978 Argentina. Games W/D/L 40 / 14 / 15. Vorrebbe portare anche Piazza del Saint’Etienne e Wolff del Real Madrid, ma non vi riesce – nel primo caso per problemi di carattere familiare o per un infortunio, nel secondo caso perché non trova l’accordo con la società. All'ultimo momento Hugo Hovenkamp fu costretto a rinunciare al torneo. ARGENTINA 1978 (MONDIALE) Squadra campione: Argentina. L’Argentina ha tanto entusiasmo quanta tensione addosso, oltre ad una discreta dose di incognite che invece di diradarsi si sono incrostate ulteriormente – e la sconfitta contro l’Italia, benché ininfluente, non è stata certo d’aiuto. Però le amichevoli che nei primi mesi del 1978 precedono la Coppa del Mondo si risolvono quasi tutte in vittorie: Perù (due volte), Bulgaria, Romania e Irlanda. Ha militato presso diverse squadre argentine, ed ha anche giocato al fianco di Pelè nel Santos. Due sono i punti fissi, Kempes e Luque, il quale salta però tre incontri per un infortunio alla spalla e per il contemporaneo grave lutto costituito dalla morte del fratello in un incidente automobilistico. Il calcio argentino di club vive un periodo particolarmente esaltante, in quegli anni. Mondiale nell’altro emisfero, quindi invernale. 10/06/1978 - Argentina-Italia 0-1. Il nome di Sergio Gonella rimarrà per sempre legato alla finale del Mondiale 1978 fra l’Argentina padrona di casa senza Maradona e la Grande Olanda senza Cruijff, con i due fuoriclasse per motivi diversi nemmeno convocati fra i 22 da Menotti e Happel. calcio - risultati, news, statistiche ed altro... Sebastian Giovinco non si arrende. A differenza del resto della squadra, nella parte avanzata – il terzo centrocampista e i tre d’attacco – Menotti ruota diversi giocatori durante il torneo. Nelle ultime tra partite Menotti ha l’idea decisiva, ovvero schierare Kempes a centrocampo, come una sorta di regista atipico con libertà di azione e la possibilità di partire in velocità da posizione più arretrata. Negli stessi anni, seguendo un’impostazione analoga, emergono altresì le capacità di Angel Labruna (uno dei fenomeni de la Maquina), allenatore del Rosario Central e poi del River Plate. L’Argentina schiera: Fillol; Olguin, Galvan, Passarella, Tarantini; Ardiles, Gallego, Valencia; Houseman, Luque, Kempes. In parte sono fondati, a causa di una squadra che si è mostrata non sempre affidabile, ma in parte sono il frutto di un irrazionale pessimismo maturato attraverso le tante delusioni patite in passato. Io gioco per vincere, tanto quanto o persino di più di qualsiasi egoista che pensa che vincerà con altri mezzi. Menotti lascia a casa il talentuoso Bochini e un giovincello già parecchio promettente, Diego Armando Maradona. Tra il 1963 e 1979 c’è sempre una squadra argentina in finale di Coppa Libertadores, e su diciassette edizioni, ne vincono ben dodici. Anche nel ’74 l’Italia gode dei favori del pronostico, un gradino sotto Brasile, Olanda e Germania Ovest, paese ospitante. Non è il solo, però. Aggiungiamo infine una non trascurabile dose di fortuna che spesso si è manifestata nella forma di decisioni arbitrali a favore. Io voglio vincere la partita. Il tabellino di Olanda-Italia 2-1, gara disputata il 21/06/1978, competizione Campionati Mondiali. “Una squadra di calcio rappresenta, al di là di tutto, un’idea, e più che un’idea rappresenta un impegno, e più che un impegno rappresenta le chiare convinzioni che un allenatore deve trasmettere ai suoi giocatori per difendere quelle idee”. L’incontro non è per nulla semplice per i padroni di casa. Il, Il ct argentino inserisce una grossa dose di novità nella, . Questa pagina è stata modificata per l'ultima volta il 18 apr 2020 alle 16:05. In Europa lo stesso tipo di interpretazione pone agli antipodi il, Sì ma, in ultima analisi, chi è stato davvero Cesar Luis Menotti? Nazionale argentina convocati Convocati Argentina, 9 gli 'italiani': torna il Papu, c'è . Illuminanti le parole del giornalista italiano Barrera sulla finale del 1930: “L’Argentina gioca un calcio pieno d’immaginazione ed eleganza, ma la superiorità tecnica non può compensare le mancanze tattiche. L’Indipendiente è campione dell’America Latina per quattro volte di fila, dal ’72 al ’75. Tutto sulla storia del calcio su www.golcalcio.it Con la Fiorentina, il primo anno, segna la bellezza di undici gol, bottino straordinario per un difensore nel campionato italiano dell’epoca. Il 28enne attaccante torinese, 'emigrato' dalla Juventus al Toronto, ha ancora il sogno di vestire la maglia azzurra. Nel Paese Sudamericano c'era la dittatura di Jorge Rafael Videla, che aveva preso il potere da due anni e che non avrebbe mai potuto accettare, esattamente come Mussolini 44 anni prima, un risultato diverso dalla vittoria. Sul terreno di gioco si vedono fraseggi, sovrapposizioni, ma soprattutto dei caratteristici tentativi di sfondare centralmente, efficaci e belli da vedere, simili a quelli mostrati dall’Italia di Bearzot nel corso della rassegna iridata. Paese: Italia . Goals 122. All’epoca succedeva, mentre adesso è impossibile che un calciatore salti il Mondiale per volere del club di appartenenza, ma è pur vero che l’impegno odierno con le nazionali si è molto ridotto in termini di tempo. Sarà poi commissario tecnico della sua nazionale, con la quale raggiunge i quarti di finale nel Mondiale 1998; durante l’incarico si distingue per la balzana e anacronistica imposizione ai giocatori di tagliarsi i capelli, pena la mancata convocazione in squadra. Sprona i giocatori a utilizzare il passaggio per avanzare, anzi, considera il gol come nient’altro che un ulteriore, ultimo passaggio. Trascinata da Tresor e dai centrocampisti Michel e Bathenay, la Francia comincia a spingere sino a che Six, lanciato solo davanti a Fillol, manda a fil di palo. Nel ’72 è chiamato alla guida del Club Atletico Huracan, formazione di un quartiere di Baires che ha vinto l’ultimo titolo nazionale negli anni Venti, nel periodo ancora amatoriale. Menotti mette in campo l’, Il reparto difensivo non è immune da difetti e in alcune occasioni è preso alla sprovvista – inevitabile per una squadra votata al gioco offensivo. Dice che il calcio è ordine e avventura, come la letteratura per Borges. Nel 1978 si va in Argentina. Di questo (1978) mi colpì “l’ambientazione” (anche al PM Narducci, a quanto pare…), una squadra costituita in buona parte da un blocco juventino e il fatto che – da più parti – si è sempre sostenuto che in quella spedizione si vide una delle nazionali più forti del dopoguerra. Quel River è passato alla storia come la Maquina, poiché un giornalista di El Grafico, dopo averli visti in campo, scrisse: “giocano come una macchina”. Eccone un breve campionario. In compenso ci sono cinque giocatori del River Plate di Labruna e quattro dell’Indipendiente. Chi è Menotti? Menotti ha una sua precisa filosofia calcistica che racconta volentieri e trasporta, o almeno ci prova, in campo. Prima del termine si assiste ancora a una forte conclusione di Six da fuori area e alla splendida risposta di Fillol. Argentina, 1978
VI. Questa sarà un’intuizione fondamentale. Menotti pertanto gode di un bacino decisamente ricco al fine di effettuare la selezione, ma ha le sue idee, e vuole determinati giocatori. Fillol è il portiere. Nel corso di quelle eliminatorie è da segnalare un clamoroso undici a zero che l’, Quando l’Argentina scende in campo per l’esordio Mondiale – 2 giugno ’78, ore 19.15, Estadio Monumental di Buenos Aires, contro l’. Nel Paese Sudamericano c'era la dittatura di Jorge Rafael Videla, che aveva preso il potere da due anni e che non avrebbe mai potuto accettare, esattamente come Mussolini 44 anni prima, un risultato diverso dalla vittoria.

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