VII . Concetto Marchesi e il comunismo italiano (Laterza 2019), il libro dedicato da Luciano Canfora al grande latinista siciliano, rettore dell’ateneo padovano nelle … Bari (22/10/2019) Canfora " storia di un sovversivo da Sallustio al Pci. 17 . All'università di Catania fu discepolo di Mario Rapisardi e da costui derivò non solo il primo interesse per la poesia (vedi il libro di versi Battaglie) e per i classici latini, ma anche quello spirito ribelle e polemico che lo portò anche in prigione per qualche … su: La Gazzetta del Mezzogiorno (22/10/2019) Concetto Marchesi un anomalo sovversivo. L'articolo rimase anonimo su «La Nostra Lotta» e su «Fratelli d'Italia»: non lo fu su «Libera Stampa» che lo pubblicò il 24 febbraio con il titolo Rinascita fascista e concordia di animi ovverosia Giovanni Gentile e Concetto Marchesi, e nell'incipit redazionale è ancora indicato che a Giovanni Gentile, «questo indegno e vacuo rappresentante della cultura non italiana, ma fascista, ha così risposto [...] con ben altra autorità che deriva da elevatezza intellettuale e morale, Concetto Marchesi [...]».[30]. Insegnò nelle università di Messina, Pisa e Padova, di cui fu anche rettore dopo il 25 luglio 1943. I motivi non sono chiari: cfr. Consultore nazionale per il PCI, fu poi deputato alla Costituente (1946) e al parlamento (1948 e 1953). : 095 7272517 ctis02600n@istruzione.it e ctis02600n@pec.istruzione.it Cod. La lettura dell’appello consente di conoscere quali erano i rimproveri che il … Non frugate nelle memorie o nei nascondigli del passato i soli responsabili di episodi delittuosi; dietro ai sicari c'è tutta una moltitudine che quei delitti ha voluto e ha coperto con il silenzio e la codarda rassegnazione; c'è tutta la classe dirigente italiana sospinta dalla inettitudine e dalla colpa verso la sua totale rovina.Studenti: mi allontano da voi con la speranza di ritornare a voi maestro e compagno, dopo la fraternità di una lotta assieme combattuta. [26] La libertà di movimento di cui godeva gli permise di frequentare diverse personalità dell'antifascismo internazionale, contattate nelle loro ambasciate a Berna. Concetto Marchesi, illustre latinista, indimenticato rettore dell'università di Padova, protagonista della Resistenza e padre fondatore della Costituzione, viene ricordato per la prima volta nella sua città d'origine, Catania, con la celebrazione di un convegno internazionale di studi. 31 . Lo scrittore citato era Pietro Pancrazi: v.[36]. Ma maggiore risonanza l'appello ottenne grazie alla sua pubblicazione fatta dal giornale socialista svizzero «Libera Stampa» - che lo contrappose all'articolo di Gentile del precedente 28 dicembre Ricostruire[20] - e dal quotidiano «La Gazzetta del Mezzogiorno», stampata nell'Italia liberata dagli Alleati. No: è bene che la guerra continui, se è destino che sia combattuta. E a tutti verrà bene, allo Stato e all'individuo; allo Stato che potrà veramente costituire e rappresentare la unità politica e sociale dei suoi liberi cittadini; all'individuo che potrà finalmente ritrovare in se stesso l'unica fonte del proprio indistruttibile valore. Quando poi il fascismo trionfò e «l'impunità fu accordata al pugnale dell'assassino, mentre fumavano gli incendi delle Camere del Lavoro e delle Cooperative operaie, e gli uomini venivano massacrati sotto gli occhi delle loro donne dalle eroiche schiere degli squadristi armati con le armi del regio esercito», proprio allora, «il mondo intellettuale e accademico, come quello padronale - dal grande al piccolo padrone - fu quasi tutto al servizio della smisurata vergogna: e per più di vent'anni si mantenne animato da una mai svigorita libidine di servitù». L'adolescenziale ... Enciclopedia Italiana - III Appendice (1961). Jump to navigation Jump to search. Come scrisse alla direzione del Partito comunista, egli intendeva svolgere anche un'azione di proselitismo politico tra quei «giovani di primo ordine», la maggior parte dei quali hanno una «posizione liberale e si avanzano verso di noi». Marchesi fu ospitato nella villa Turconi, proprietà vescovile a Loverciano, nel comune di Castel San Pietro e l'11 febbraio chiese formale asilo[24] denunciando la propria presenza in terra svizzera alla polizia di Bellinzona, alla quale riferì i nomi di amici e conoscenti del Cantone ticinese che potevano garantire a suo favore: Edoardo Plinio Masini, l'avvocato Francesco Borella, grande amico del deputato socialista Guglielmo Canevascini, il professor Bruno Caizzi e lo scrittore Francesco Chiesa. Nella sua città frequentò il liceo classico e, a sedici anni, diede vita a un giornaletto, Lucifero, di ispirazione libertaria; per l'articolo di fondo del primo numero, subito sequestrato, fu condannato a un mese di reclusione. 1878 da Gaetano e da Concettina Strano. 49 . Al suo ritorno a Milano Marchesi riferì che a Roma si prevedeva l'intervento dell'esercito e che candidati alla successione di Mussolini erano il maresciallo Pietro Badoglio e i generali Enrico Caviglia e Vittorio Ambrosio.[8]. Latinista e comunista, faceva lezione al Liviano di Padova come Pianezzola, che ha curato il libro. [dal lat. Inutilmente - sostiene Marchesi - il fascismo cerca ora di presentarsi animato da spirito anti-capitalistico e anti-borghese: è solo un pretesto di «turpe gente che non sa morire. Concetto Marchesi, il ritratto politico Le due vite di un grande latinista Concetto Marchesi (1878-1957) è stato uno dei più grandi studiosi novecenteschi del mondo antico. Sotto la garanzia dell'impunità, ha saputo soltanto distruggere e ammazzare». Concetto Marchesi (Catania, 1º febbraio 1878 – Roma, 12 febbraio 1957) è stato un comunista italiano, politico, latinista e accademico, antifascista. Fino agli Anni Settanta in parecchie antologie scolastiche era riportato l’appello agli studenti padovani che Marchesi scrisse nel novembre del 1943, dopo essersi dimesso da Rettore in seguito … 2019. Successivamente ci furono rari contatti clandestini, dopo la restrizione delle libertà civili e politiche, con i dirigenti e gli altri militanti del Partito comunista che si era dato una struttura clandestina. Il I dicembre 1943, Concetto Marchesi, illustre figura di latinista e del comunismo italiano, allora Rettore dell’Università di Padova, entrava in clandestinità lanciando agli studenti della sua Università un giustamente celebre appello, affisso sui muri della città. di Catania (1940-42) e di Torino (1942-47), di grammatica greca e latina (1947-48) e poi di letteratura latina nell'univ. Il merito di aver portato la legge e la norma pubblica al livello dello scannamento più facile e più selvaggio spetta al fascismo e al nazismo. Per la fede che vi illumina, per lo sdegno che vi accende, non lasciate che l'oppressore disponga della vostra vita, fate risorgere i vostri battaglioni, liberate l'Italia dalla schiavitù e dall'ignominia, aggiungete al labaro della vostra Università la gloria di una nuova più grande decorazione in questa battaglia suprema per la giustizia e per la pace nel mondo.», La diffusione dell'appello avvenne clandestinamente e pertanto non poté provocare clamore. La caduta del fascismo: la ripresa dell'azione politica, Deputato alla Costituente e al Parlamento. Concetto Marchesi fu un importante intellettuale, accademico, latinista e politico italiano, tanto che Togliatti arrivò a definirlo “il più audace dei pensatori moderni”. Oltre a numerosi studî e articoli su riviste, si ... Filologo italiano (Strigno 1906 - Padova 1983), prof. (dal 1939) di letteratura latina medievale all'univ. Gli intransigenti avevano accusato il filosofo siciliano di aver lanciato «un caldo, commovente appello alla concordia nazionale, alla indulgenza verso i passati trascorsi, all'oblio delle colpe di chiunque e da qualunque parte commesse», mentre «il tempo attuale è un tempo duro, scandito dagli scoppi delle bombe ad alto esplosivo».[29]. Probabilmente il più grande: la sua Storia della letteratura latina fu considerata un classico fin da quando fu pubblicata nel 1927. Perché mai si dovrebbe spezzare la spada con la quale si combatte il nemico? Concetto Marchesi (Catania, 1º febbraio 1878 – Roma, 12 febbraio 1957) è stato un politico, latinista e accademico italiano. Questa dev'essere la nuova aria che penetri subito nelle Università italiane».[9]. Quello stesso giorno si apprese della fuga da Roma di Vittorio Emanuele e di Badoglio, avvenuta senza nemmeno avvisare i ministri, che si dispersero. Nella seconda parte Marchesi chiamò gli studenti all'insurrezione: «Una generazione di uomini ha distrutto la vostra giovinezza e la vostra patria. Né compromessi dunque, né equivoci. [6], Il 26 maggio Concetto Marchesi faceva pervenire a Maria José, tramite il professore liberale Carlo Antoni e Giuliana Benzoni, antifascista e confidente della principessa, la disponibilità dei comunisti ad appoggiare la defenestrazione di Mussolini e il conseguente nuovo governo antifascista, al quale sarebbero stati disposti a partecipare con un ministro senza portafogli: «a prova della loro buona volontà avrebbero, a un segnale convenuto, sospeso il lavoro nelle fabbriche di tutta Italia». Nella primavera del 1943 Marchesi ebbe rapporti con esponenti militari nel Veneto e in Toscana e in maggio incontrò a Ferrara il generale Raffaele Cadorna (nipote del generale famoso per la disfatta di Caporetto), comandante della Divisione «Ariete», che si dichiarò favorevole all'impiego dell'esercito contro la Germania, qualora il fascismo fosse caduto e il Principe di Piemonte avesse assunto il comando delle forze armate. Finora la parola legge non aveva coperto «una procedura d'assassinio in massa su persone necessariamente innocenti perché chiuse in casa o in prigione nell'ora in cui si compiva il reato. [7], Ai primi di giugno ebbe una riunione a Milano, nella sede della Casa Editrice Principato, con Celeste Negarville e Giorgio Amendola, che lo incaricarono di andare a Roma a prendervi contatto con i senatori Alberto Bergamini e Alessandro Casati, anch'essi coinvolti, per conto del Partito liberale, nelle trattative presso la Corona volte a provocare la caduta di Mussolini. Luciano Canfora e il latinista "sovversivo" Concetto Marchesi. Quel biglietto, Marchesi lo portava con sé da alcuni giorni, in previsione dell´unico viaggio per il quale (diceva) non si … pass., ant., di concepire (v.). Il 9 novembre 1943, nella sua qualità di rettore dell’università ... Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 69 (2007). Articolo di Carlo Franco (manifesto 25.9.16) "Gli interventi «politici» di Concetto Marchesi raccolti da Il Poligrafo. Nel 1956, durante l'VIII congresso del PCI, commentò le accuse lanciate a Stalin da Nikita Chruščëv durante il XX Congresso del PCUS, affermando ironicamente che «Tiberio, uno dei più grandi e infamati imperatori di Roma, trovò il suo implacabile accusatore in Cornelio Tacito, il massimo storico del principato. Tra oggi e domani c'è di mezzo una notte ed un'aurora» - appare francamente oscuro. Su «La Nostra Lotta» l'ultima parte dello scritto rivolto a Gentile apparve modificata: «Quanti oggi invitano alla concordia, sono complici degli assassini nazisti e fascisti; quanti invitano oggi alla tregua vogliono disarmare i Patrioti e rifocillare gli assassini nazisti e fascisti perché indisturbati consumino i loro crimini. Concetto Marchesi politico, latinista e accademico italiano. Massimo Raffaeli . [10] Marchesi accettò di rimanere, avendo avuto garanzia di poter agire in piena autonomia e senza compromissioni con il potere politico e militare, in particolare ottenendo l'inviolabilità dell'Università e la conseguente protezione degli studenti contro l'arruolamento coatto. I comunisti avrebbero ritenuto utile mantenere in quell'importante Università un punto di riferimento per attività politiche cospirative. Nella seduta del 18 ottobre 1946 della Prima sottocommissione «Dei diritti e dei doveri» Marchesi relazionò sui «Principi costituzionali riguardanti la cultura e la scuola» e Aldo Moro sui « I principi dei rapporti sociali ( culturali)». Qui rimase nascosto per un mese, tornando in gennaio a Milano dove assunse il falso nome di Antonio Martinelli e cambiò più volte recapito. Celebre accademico e latinista, fin da giovanissimo si batte in difesa della libertà di espressione: già alla tenera età di sedici anni viene condannato a un mese di reclusione per un articolo, considerato diffamatorio, in favore di alcuni giovani anarchici mandati al patibolo a Parigi. Nel 1895 si iscrisse al Partito socialista italiano, iniziò a frequentare la Facoltà di Lettere dell'Università etnea, ma nel febbraio del 1896 fu arrestato in ottemperanza della condanna subita due anni prima. Nato a Catania nel 1878, storico della letteratura latina, professore dal 1915, insegna nelle università di Messina, Pisa e Padova di cui è anche rettore, socio nazionale dei Lincei. Questa pagina è stata modificata per l'ultima volta il 1 ott 2020 alle 22:08. Per garantire la sicurezza alla famiglia, alla moglie Ada Sabbadini e alla figlia … Dopo aver insegnato nei ginnasi di Nicosia e di Siracusa, e nei licei di Caltanissetta, di Verona e di Messina, nel 1906 Marchesi ottenne la cattedra di latino e greco nel Liceo classico di Pisa, dove iniziò il suo impegno politico attivo venendo eletto, nel 1908, consigliere comunale nelle file dei democratici radicali, e nel 1910 sposò Ada Sabbadini, figlia del filologo Remigio Sabbadini, suo primo maestro all'Università di Catania, dalla quale avrà la figlia Lidia. Studioso del mondo antico e autore di una meravigliosa Storia della letteratura latina, riscritta in otto edizioni, Marchesi è nato a Catania nel 1878. [23] Davanti a me si stendeva un'erta malagevole e spinosa, dietro un cane latrava furiosamente. Concetto nasce il 1 febbraio 1878 a Catania da Gaetano Marchesi (1853-1941) e da Concettina Strano, secondogenito dopo il fratello Salvatore (1876-1965). - Latinista, nato a Catania il 10 febbraio 1878, professore nell'università di Padova. Ha promosso importanti ricerche sulle traduzioni latine delle opere aristoteliche (Aristoteles ... Musatti ‹-ʃ-›, Cesare Luigi. Concluse l'attività accademica nell'Università padovana con il pensionamento avvenuto il 31 ottobre del 1953. Premessa Nicola BASILE - Anna Maria URSO Le ragioni del Convegno Lucia Maria SCIUTO - Paola RADICI COLACE Concetto Marchesi e il suo messaggio (indiretto) all’Europa Rainer WEISSENGRUBER Concetto … Normalmente stiamo sulle 19 parole. Il suo allievo e poi collega ed amico fraterno per tutta la vita, nella ricchissimabiografia che ha scritto sul suo professore (1), … Quella di Li Causi è perciò una traduzione libera e popolare, più adatta a un foglio che ha il compito di incitare alla lotta contro il fascismo, ma resta fedele al contenuto del pensiero di Concetto Marchesi.[28]. Tutti si protendono verso questo lavoro per uscirne purificati. Leggi recensione in pdf. Il nucleo del discorso di Marchesi s'incentrò sulla necessità di un'unione fraterna tra il mondo della scienza, rappresentato dall'Università, «alta e inespugnabile rocca», e il mondo del lavoro: «Il lavoro c'è sempre stato nel mondo, anzi la fatica imposta come una fatale dannazione. La prima stesura dell'articolo 9 si deve a Concetto Marchesi , latinista, figura di spicco della Resistenza e già rettore dell'Università di Padova. Per codesti intellettuali comunisti, i massacri dei comunisti non contano. Nel settembre 1945 fu nominato nella Consulta Nazionale, dove fu presidente della commissione istruzione e belle arti[33]. Concetto Marchesi è stato un politico, latinista e accademico italiano.

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